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Grande finale per il Borgo Liberty Festival nel poco conosciuto Cenacolo Francescano. Recensione

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Foto 1 Foto 1 © (Foto A. Giovannini – F.  Noferini)
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Si è concluso felicemente e con grande partecipazione, il “Borgo Liberty Festival”, allestito dall’Associazione della “Camerata dè Bardi”, con il patrocinio e il contributo dell’amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo, la collaborazione dell’Associazione S.T.A.R.E., la sezione soci della Coop borghigiana e l’Azienda Agricola “Il miele della Signoria”, con l’ultimo evento storico-artistico e musicale, che si tenuto all’interno del bellissimo Cenacolo del Terzo Ordine Francescano attiguo al Convento dei Cappucccini a San Carlo, uno splendido lembo di terra mugellana. 

Su quella collinetta che spazia da sud est e nord ovest, si erano date appuntamento moltissime persone provenienti da diverse località mugellane, molte delle quali, come abbiamo sentito, conoscevano sì, convento e chiesa francescana, ma non erano mai entrate nel Cenacolo. Dunque il “liev motiv”, è iniziato - ed è stato intelligentemente giusto - per il luogo,  dopo il saluto di Carlotta Tai, assessore(a), con il bellissimo brano tratto dal film di Franco Zeffirelli Fratello sole, sorella luna”, ottimamente interpretato dal soprano Sumiko Okawa, con l’accompagnamento di Roberta Landi Malavolti al violino, Sabrina Landi Malavolti al clarinetto e Leopoldo Giachetti alla chitarra e al liuto.

Poi è stata a volta del Prof. Marco Pinelli, il quale, con la sua proverbiale e profonda conoscenza artistica e storica sulla famiglia Chini, ha dissertato a lungo su questo Cenacolo costruito nel 1926 in occasione del 700 anniversario della morte di San Francesco, sia nelle opere esterne ed interne, che fanno di questo edificio sacro, un piccolo gioiello artistico incastonato nella mugellana vallata.

Quindi ecco alcuni intermezzi musicali della Camerata dè Bardi, con brani musicali e vocali di Cesare Negri, Gaetano Donizetti, Franz Schubert e Pietro Mascagni (bellissima l’Ave Maria), che hanno ottenuto un grande successo con scroscianti applausi. Infine, dopo una ulteriore parentesi artistica di Galileo Chini a cura del prof. Marco Pinelli, l’amico Ing. Giacomo Volpi, grande appassionato della cultura apistica in quel di Val di Strulla, ha ricordato il connubio di don Giotto Ulivi, scienziato della cultura delle api, (era parroco della chiesetta di Sant’Andrea a Gricignano), con don Lino Chini, molto amici in quel periodo ottocentesco. La conclusione non poteva non esser “dolce”, poiché è stato consegnato a tutti gli astanti un bicchierino di miele prodotto dalla passione apistica di Giacomo Volpi: “Dulcis in fundo”. Davvero un bel pomeriggio in quel di San Carlo ai Cappuccini. 

Foto 1: Panoramica all’interno del Cenacolo francescano 

Foto 2: L’intervento del Prof. Marco Pinelli 

Foto 3: L’Ensemble della Camerata dè Bardi

Foto 4: L’intervento dell’Ing. Giacomo Volti 

(Foto A. Giovannini – F.  Noferini) 

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