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I soldi per la scuola? Con la pubblicità. Il dibattito è aperto...

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I soldi per la scuola? Con la pubblicità. Il dibattito è aperto... I soldi per la scuola? Con la pubblicità. Il dibattito è aperto... © n.c.
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Si potrebbe applicare anche in Mugello l'idea dell'Istituto Comprensivo Antonino Caponnetto, di Bagno A Ripoli? Intervista al preside del Chino Chini, Bernardo Draghi. L'idea della scuola di Bagno a Ripoli (per ora poco diffusa in Toscana, ma prassi comune in altri luoghi) è stata quella di vendere spazi pubblicitari sul sito internet dell'istituto; ma anche la possibilità di esporre il logo durante le iniziative scolastiche e sulla carta intestata dell'Istituto. Il tutto con tariffe che vanno dai 500 ai mille euro l'anno. La novità starebbe non tanto nella presenza degli soggetti finanziatori privati; quanto nel fatto che questi finanziamenti non sarebbero più nell’ottica della beneficienza ma, come si legge sul sito dell'istituto comprensivo, 'nell'ottica di un reciproco beneficio condiviso, prendendo annualmente in concessione uno spazio nella carta intestata e nell’home page del sito web dell’Istituto in cui inserire una propria ordinaria pubblicità commerciale' Alla base di tutto, naturalmente, la necessità di fronteggiare tagli sempre più pesanti; e la volontà, invece, di continuare i progetti iniziati dalla scuola in questi anni. Di qui la necessità di coprire, in qualche modo, le spese. Abbiamo chiesto il parere al preside dell'Istituto Chini Chin. Per sapere se, secondo lui, l'iniziativa potrà essere proposta anche in Mugello: "E' già prassi corrente in molte scuole - afferma Draghi - ricorrere a sponsorizzazioni per le varie iniziative. Con tanto di loghi e striscioni appesi nelle palestre; o inseriti nei pieghevoli pubblicitari. Quella dei banner  della pubblicità, purtroppo, è una cosa cui si può essere costretti a ricorrere per mancanza di fondi".  Ma vedremo inserzioni anche sui siti internet delle scuole mugellane? "Per quanto riguarda il Chino Chini per il momento certamente no; però per il prossimo futuro non sono escluse iniziative di questo tipo" Qualche esempio? "Ad esempio a breve inaugureremo un sistema di badge da consegnare ai ragazzi per monitorare, tramite il registro elettronico, assenze e ritardi. In quell'occasione, sui badge, potrebbero esserci degli inserzionisti; magari per abbassare il costo del progetto. Il centro della questione - continua - sarà semmai quello di scegliere in maniera oculata, e secondo criteri di tipo etico, gli inserzionisti. Privilegiando magari quelle realtà economiche che già hanno rapporti di collaborazione con la scuola" Nella foto: il dirigente scolastico del Chino Chini, Bernardo Draghi.

 

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