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Leclerc furioso con la Ferrari: scoppia il giallo dopo Budapest

La Ferrari continua a vivere una stagione tormentata in Formula 1, e ora anche Leclerc perde la pazienza. Charles è furioso

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Leclerc furioso con la Ferrari sbotta Leclerc furioso con la Ferrari sbotta © Foto Instagram
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La Ferrari continua a vivere una stagione tormentata in Formula 1, e ora anche Leclerc perde la pazienza. Charles è furioso

A Maranello, la parola “normalità” sembra essere diventata un concetto astratto. Ogni Gran Premio si trasforma in un banco di prova non solo per la monoposto, ma anche per la tenuta mentale dei piloti e della squadra intera.

L’illusione di un ritorno stabile ai vertici della Formula 1 si scontra, gara dopo gara, con la realtà di una vettura ancora troppo fragile e con strategie spesso discutibili.

Leclerc furioso con la Ferrari

Tra errori tecnici, cali inspiegabili di prestazione e tensioni interne sempre più evidenti, la stagione della Ferrari assume contorni che, senza esagerare, iniziano a preoccupare seriamente.

Infatti, quanto accaduto a Budapest è stato solo l’ultimo episodio di una lunga serie. Un fine settimana che sembrava promettere bene si è trasformato, come spesso accade, in un’altra occasione mancata. Ma più che il risultato in sé, è l’atmosfera che si respira attorno al box Ferrari a far discutere. I nervi sono tesi, e stavolta a sbottare è stato proprio Charles Leclerc, protagonista di uno sfogo via radio che ha fatto il giro del mondo in pochi minuti.

Durante il secondo stint di gara, con gomma dura, la SF-24 ha improvvisamente perso competitività. La Ferrari, che fino a quel momento aveva gestito bene il ritmo, è apparsa improvvisamente in affanno. Leclerc, partito forte e in controllo della corsa, si è ritrovato costretto a difendere con i denti la terza posizione da un George Russell in rimonta.

La frustrazione, però, è esplosa quando ha capito che qualcosa non stava funzionando. “Dovete ascoltarmi per gestire questi problemi! È incredibilmente frustrante. Ora la macchina è inguidabile. È un miracolo se arriviamo al podio”, ha gridato via radio, lasciando trasparire tutta la sua esasperazione.

Parole forti, che non lasciano spazio a interpretazioni. Leclerc si sente solo, non ascoltato, e il tono con cui si è rivolto al team riflette un clima interno sempre più complesso. Senza ombra di dubbio, c’è un nodo profondo che va oltre la semplice mancanza di prestazione. Si tratta di fiducia, di comunicazione, di scelte condivise. E quando tutto questo manca, i problemi tecnici diventano la punta di un iceberg ben più esteso.

Hamilton, dal canto suo, continua a lavorare con discrezione ma non nasconde una certa insofferenza. È arrivato per riportare la Ferrari in alto, ma per ora si trova immerso in un progetto che fatica a trovare continuità. Il vero giallo, ormai, è capire cosa non stia funzionando in una struttura che, almeno sulla carta, avrebbe tutte le risorse per essere protagonista.

Intanto, i tifosi aspettano risposte. E l’impressione è che il tempo stia per finire. Se la Ferrari vuole salvare questa stagione, dovrà farlo in fretta. Perché quando anche i suoi uomini migliori iniziano a perdere la pazienza, il rischio è che il vero danno non sia in classifica, ma dentro al team stesso.