OK!Firenze

Leonardo Romagnoli - I punti cardine del programma

La partecipazione e il confronto dovranno essere il punto di riferimento a partire dalle consulte di frazione, del volontariato e dell'associazionismo.

Abbonati subito
  • 484
Leonardo Romagnoli Leonardo Romagnoli © Fotocronache Germogli
Font +:
Stampa Commenta

Pubblichiamo sotto un recente post del candidato Leonardo Romagnoli dove sono indicati i punti cardine del programma della sua coalizione. - Devo ringraziare tutti i rappresentanti della coalizione e le persone che hanno contribuito alla definizione dei primi orientamenti programmatici per la fiducia che mi è stata accordata come candidato sindaco a Borgo San Lorenzo. Erano in tanti al circolo Spazio 3 che hanno deciso di condividere questo percorso dal quale ci aspettiamo molte soddisfazioni. Accanto alla mia candidatura, fatto non usuale, è stata presentata la persona che ricoprirà la carica di vice sindaco in caso di successo elettorale cioè Silvia Notaro dei Progressisti e Democratici per Borgo per sottolineare l'unità di intenti della coalizione. Nel corso della campagna elettorale cercheremo di precisare anche gli altri tasselli di una futura squadra di governo rispettosa delle pluralità che hanno dato vita alla nostra coalizione.

Ringrazio anche Gabriele Timpanelli, il Movimento 5 Stelle e Lorenzo Verdi il bravo presentatore della serata.

Quello che è avvenuto dopo la presentazione il 9 marzo scorso alla sala di via Giotto è la dimostrazione che la buona politica è fatta di partecipazione. Le decine di persone che hanno frequentato i vari tavoli promossi per approntare un programma credibile hanno dato un contributo non scontato e confermato la necessità che anche le amministrazioni si aprano al confronto con i cittadini e le associazioni.

Quello che è avvenuto in queste settimane deve essere un esempio del nuovo modo di amministrare, se gli elettori premieranno il nostro programma e la nostra coalizione. Un'apertura vera verso i cittadini.

In democrazia la forma è anche sostanza e l'ever scelto di partire dal programma per arrivare all'individuazione dei candidati che meglio potessero rappresentarlo ne è la dimostrazione visto che gli altri hanno fatto esattamente il percorso contrario e non da ora. Con un eccesso di personalismo che cerca perfino di oscurare i partiti e liste per presentarsi come una novità,che invece è soltanto continuità con la giunta e il sindaco uscente.

La partecipazione e il confronto dovranno essere il punto di riferimento a partire dalle consulte di frazione, del volontariato e dell'associazionismo.

Il consiglio comunale e le commissioni dovranno avere un ruolo centrale per approfondire tutti gli aspetti delle scelte amministrative con possibilità di consultazioni allargate su scelte di particolare rilievo.

Migliorare l'ascolto con l'Urp collegata a una rete di referenti nei vari uffici per fornire risposte in tempi adeguati, con apertura di questo ufficio il sabato mattina e la presenza degli amministratori.

Lo scopo dell'amministrazione è quello di migliorare la vivibilità e il benessere dei cittadini anche attraverso un miglioramento dei servizi e del decoro urbano.

Nei prossimi anni ci vorrà una particolare attenzione al settore sanitario con gli investimenti che ci auguriamo possano essere completati sia sull'ospedale che sulle case di comunità, ma la sanità non è solo strutture ma soprattuto servizi che in questi anni hanno visto esternalizzazioni o riduzioni come nei consultori.

In questo campo ci mancherà molto la caparbietà e la competenza di Sandra Cerbai con cui abbiamo avuto la fortuna di condividere una grande attenzione ai temi della sanità pubblica. Fino a che ne ha avuto la forza ha continuato a incalzare i vertici della Asl e le amministrazioni locali per il rispetto degli impegni e dei diritti dei cittadini.

La trasparenza delle scelte è un altro aspetto da non sottovalutare . Basti pensare al rifiuto di un albo per aziende e fornitori per gli appalti sotto soglia e il modo in cui si privilegiano associazioni o vengono gestite società come la Vivi Losport. Le prerogative del sindaco e dell'amministrazione non vengono certo limitate da una spiegazione delle scelte o pubblicizzazione degli avvisi.

IL decoro urbano e del patrimonio comunale dipendono dal buon funzionamento del cantiere comunale che in questi anni è stato mortificato in termini di personale e mezzi(spesso fermi per guasti) con un eccessivo ricorso ad appalti esterni o ad affitto di macchinari.La manutenzione deve avere una sua programmazione ben precisa e non dettata dall'emergenza,che deve essere prevenuta quando possibile.

Le scelte urbanistiche non ci convincono in particolare quelle intorno al parco della misericordia, l'obiettivo del futuro deve essere quelle di aumentare gli spazi verdi all'interno dell'abitato, nelle aree periferiche e nelle frazioni. Spingere sul recupero e la rigenarazione urbana. Sulla mobilità il Put adottato dall'amministrazione Omoboni si sta rivelando inattuabile e sbagliato.

Sul fronte dei rifiuti è indispensabile risolvere le criticità del porta a porta e modificare il regolamento della Taric per premiare la minor produzione di rifiuti da parte dei cittadini e delle attività commerciali e artigianali.Non si può aderire alla strategia “Rifiuti Zero” come ha fatto il comune di Borgo e poi tornare ai cassonetti(pur con la chiave), una delle due scelte è frutto solo della demagogia.

In questo settore come per tutte le aziende che svolgeranno lavori per il comune di Borgo san Lorenzo in appalto o in subappalto chiederemo il rispetto dei contratti nazionali di settore e il salario minimo come da proposta già attivata anche dal comune di Firenze.

Potenziare gli interventi di risparmio energetico sugli immobili pubblici e la produzione di energia solare. Farsi promotore delle comunità energetiche.

Revisione dei regolamenti comunali che in questi anni hanno dimostrato serie difficoltà di applicazione a partire dalle sagre e feste, microcredito e suolo pubblico.

Crediamo in un comune solidale e accogliente e quindi attenzione alle fasce più deboli della popolazione per il contenimento dei costi dei servizi e degli affitti onerosi, valorizzazione del sistema Sai di accoglienza rifugiati come processo di inclusione degli ospiti nel territorio e incremento del ruolo e delle professionalità del terzo settore e dell'associazionismo.

In agricoltura sostenere la creazione del distretto rurale biologico per migliorare la qualità della produzione locale e dell'ambiente anche come immagine del territorio dal punto di vista turistico. Uso di prodotti biologici nella mensa con lotta allo spreco alimentare e distribuzione dei pasti non utilizzati ad associazioni che operano contro la povertà o con la creazione di una mensa popolare.

Nel commercio sostenere i negozi di vicinato e nel centro storico come essenziali elementi della qualità della vita dei cittadini e di vivibilità dei centri abitati a partire dalla zona centrale di Borgo san Lorenzo.

I grandi progetti del Pnrr che andrebbero valutati alla luce delle vere necessità del comune con eventuali modifiche compatibili con le tempistiche previste dai bandi.

Recupero del capannone ex Aiazzi al Foro boario per destinarlo ad attività multidisciplinare (dalle esposizioni alle iniziative culturali e musicali) inspiegabilmente lasciato fuori dal finanziamento del Pnrr sul Foro Boario, che deve comunque restare area destinata da esposizione e feste.

Mobilità: da valutare per apportare le modifiche necessarie a un suo miglioramento evitando proposte demagogiche come la totale abolizione delle piste ciclabili che devono comunque essere messe in sicurezza.

Antifascismo come scelta morale e politica dell'azione amministrativa.

La cultura come settore portante della qualità della vita con valorizzazione degli spazi presenti nel territorio comunale, il coinvolgimento delle associazioni, la promozione della ricerca (premio Alpigini e convegni di carattere storico), ruolo centrale della biblioteca comunale. La promozione di iniziative teatrali, musicali e di spettacolo anche nelle frazioni.

Per lo sport valorizzazione di tutti gli impianti sportivi a partire dalle frazioni dove mancano da anni interventi di manutenzione e miglioramento. Organizzazione spazi esistenti per un loro razionale utilizzo che tenga conto delle necessità delle varie associazioni sportive e ruolo centrale delle piscine comunali con nuovo sistema di gestione non più monocratico.

Lascia un commento
stai rispondendo a