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Massorondinaio. Accolto ricorso Bindi: "La produzione può riprendere"

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Massorondinaio. Accolto ricorso Bindi: La produzione può riprendere Massorondinaio. Accolto ricorso Bindi: La produzione può riprendere © n.c.
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Dalla società Bindi fanno sapere a OK!Mugello di voler attendere uno specifico pronunciamento della Regione Toscana (forti ora del parere favorevole del Tar) per evitare di innescare nuove polemiche. Ecco la loro nota:

È stata appresa con grande soddisfazione dalla Bindi S.p.A. la sentenza emessa ieri (12 novembre 2018) dal T.A.R. Toscana che accoglie il ricorso presentato appunto dalla società (nota impresa di costruzioni stradali con sede a San Giovanni Valdarno) contro la Regione Toscana. Ma è necessario fare un passo indietro per comprendere in pieno questa vicenda che si è conclusa oggi con l’annullamento del provvedimento con il quale era stata inibita la voltura dell’Autorizzazione Unica Ambientale dalla Piandisieve S.r.L. alla Bindi S.p.A. “Dal mese di febbraio 2018 - spiega Giovanni Baecchi, consigliere delegato dell’impresa valdarnese – la Regione Toscana ha illegittimamente ostacolato l’attività del nostro impianto di San Piero a Sieve, strategico per la manutenzione di importantissime reti viarie, impedendoci anche di realizzare gli interventi di mitigazione ambientale già concordati con la proprietaria Piandisieve S.r.l.”. La Bindi, infatti, non potendo confidare nella prosecuzione dell’attività a causa dei provvedimenti della Regione si è trovata nei mesi estivi di fronte alle contestazioni dei proprietari degli immobili limitrofi, senza poter attuare le iniziative necessarie a migliorare il funzionamento dell’impianto comunque già autorizzato ed in regola con le emissioni. “Abbiamo effettuato ripetute analisi sui fumi – continua Baecchi – realizzate in contraddittorio con ARPAT e dimostrando il pieno rispetto di tutte le condizioni di legge. Avevamo comunque volontariamente programmato la realizzazione di ulteriori migliorie che non abbiamo potuto attuare a causa delle iniziative della Regione, per fortuna oggi giudicate illegittime dal T.A.R.”. La Bindi, attiva da quasi 70 anni nel settore delle manutenzioni stradali, impiega oltre 50 lavoratori ed opera con propri mezzi in quattro Regioni: Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Marche.

 

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