Max Mugelli © nn
Il weekend del Ferrari Challenge Europe Trofeo Pirelli sul circuito tedesco di Hockenheim era iniziato nel migliore dei modi per Max Mugelli, uno dei piloti più esperti e competitivi della griglia. Già dai test del giovedì, i tempi erano promettenti e lasciavano presagire una buona prestazione. Ma, come spesso accade nel motorsport, tutto può cambiare in un attimo. Alla prima curva di Gara 1, Mugelli è stato coinvolto in un incidente causato da un errore del giovanissimo Wietlisbach, che ha centrato il pilota toscano in maniera del tutto incolpevole.
Un impatto violento, che ha coinvolto anche altri concorrenti e ha compromesso l’intera giornata per il team Eureka Competition. I commissari sportivi hanno riconosciuto la responsabilità del giovane pilota, comminandogli 5 punti di penalità in classifica e una retrocessione di cinque posizioni sulla griglia di partenza di Gara 2. Ma, come ha ammesso lo stesso Mugelli, "avere ragione non consola".
Nonostante i danni importanti riportati dalla sua vettura, il team Eureka ha compiuto un vero miracolo nella notte tra sabato e domenica. I meccanici hanno lavorato senza sosta per rimettere in pista l’auto per Gara 2, anche se non era certo nelle condizioni ideali.
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“Ringrazio di cuore tutti i miei ragazzi per il lavoro straordinario fatto in pochissimo tempo nella notte di sabato,” ha dichiarato Mugelli. “Mi hanno rimesso in pista nonostante i danni fossero ben più gravi di quanto inizialmente pensassimo.”
In Gara 2, infatti, è emerso che entrambi gli ammortizzatori di destra, danneggiati nell'incidente del giorno prima, non funzionavano correttamente. Nonostante ciò, Mugelli ha portato a termine la corsa con grinta, chiudendo in nona posizione, subito dietro i migliori.
Un risultato che, viste le condizioni della vettura, può considerarsi quasi una vittoria morale. Ma i segnali positivi sono tanti, e Mugelli lo sa bene. Durante i test e le prove libere era costantemente nella top 10, e addirittura nella top 5 durante le simulazioni di gara. In qualifica, aveva strappato il settimo tempo, a conferma del buon feeling con la pista tedesca.
“La prestazione c’era, il potenziale anche”
“Essere buttato fuori alla prima curva senza colpe è frustrante, soprattutto perché avevamo dimostrato fin da subito di avere un ottimo passo,” ha commentato con amarezza il pilota toscano. Le sue parole, però, non trasudano solo delusione. C’è anche voglia di riscatto e consapevolezza delle proprie capacità.
“La domanda che mi pongo è: visto i buoni risultati sia nei test, che nelle prove libere che in qualifica, dove avrei potuto arrivare?” si chiede Mugelli. “È una domanda a cui non si può rispondere, ma siamo fiduciosi che i risultati arriveranno.”
E in effetti i numeri parlano chiaro: il passo gara, le prestazioni costanti, la determinazione. Tutti indizi che lasciano sperare in una seconda parte di stagione più fortunata. Per fortuna, la prossima tappa del Ferrari Challenge è alle porte: il circuito di Brno, in Repubblica Ceca, ospiterà i piloti già la prossima settimana.
Un’opportunità perfetta per lasciarsi alle spalle le sfortune di Hockenheim e tornare a lottare per le posizioni di vertice. Max Mugelli non si nasconde: vuole tornare a dire la sua, e con una macchina in condizioni ottimali, ha tutte le carte in regola per farlo.
Un team piccolo, un cuore grande
Uno degli aspetti più toccanti del weekend è stato il lavoro instancabile del team Eureka Competition, una struttura più piccola rispetto ai colossi della categoria, ma che ha dimostrato grande cuore e professionalità. In pochi sanno cosa significhi per una squadra indipendente dover affrontare i danni economici e tecnici di un incidente del genere.
Mugelli non manca di sottolinearlo:
“Siamo il team più piccolo del Ferrari Challenge. Subire un danno così grande non è solo una questione sportiva, ma anche economica. Eppure non ci siamo arresi.”
Parole che raccontano molto di più di una semplice gara. Raccontano di passione, sacrificio e tenacia. Valori che spesso passano in secondo piano in un mondo dove contano solo i risultati.
Guardando avanti: Brno come nuova occasione
La stagione è ancora lunga e tutto può succedere. Brno rappresenta un’occasione preziosa per rimettere in carreggiata un campionato finora segnato da episodi sfortunati. Se il potenziale mostrato a Hockenheim troverà continuità, Max Mugelli potrà sicuramente dire la sua tra i protagonisti del Ferrari Challenge Europe.
Il pilota toscano, con la sua esperienza e determinazione, è pronto a trasformare la delusione in motivazione. Il prossimo capitolo della sua stagione si scriverà tra pochi giorni, e stavolta l’obiettivo è chiaro: dimostrare, una volta per tutte, che Mugelli e il team Eureka meritano un posto tra i grandi.
Come diceva Enzo Ferrari:
“La vittoria più bella è quella che deve ancora arrivare.”
E per Max Mugelli, quella vittoria potrebbe essere proprio dietro la prossima curva.


