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Mugello. Via libera dal primo luglio alla tassa di soggiorno. Info, tariffe e polemica. Le voci.....

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Mugello. Via libera dal primo luglio alla tassa di soggiorno. Info, tariffe e polemica. Le voci..... Mugello. Via libera dal primo luglio alla tassa di soggiorno. Info, tariffe e polemica. Le voci..... © n.c.
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E' ufficiale. Anche il Mugello avrà la tassa di soggiorno. La tassa, che peserà sui turisti che pernotteranno nella nostra terra, è stata approvata ieri (martedì 22 maggio) dall'Unione dei Comuni del Mugello. Con alcune modifiche rispetto all'impianto iniziale (tra le quali l'esenzione per le prenotazioni fatte prima del 30 marzo). In merito riceviamo e pubblichiamo due note: quella dell'Unione dei Comuni e quella, critica, di Sinistre per Vicchio. Ai lettori farsi un'idea della (spinosa) questione:

Unione dei Comuni:

 

Disco verde all’imposta di soggiorno in Mugello. Con una mano tesa alle associazioni di categoria e agli operatori turistici. Il Consiglio dell’Unione montana dei Comuni del Mugello ha approvato ieri il regolamento sull’imposta di soggiorno, che recepisce alcune osservazioni e proposte emerse dal confronto tra l’assessore al Turismo e vicepresidente Carlo Zanieri e associazioni di categoria e operatori turistici.

E’ stata posticipata dal 1 giugno al 1 luglio l’applicazione, con l’esenzione per gli operatori gestori di strutture ricettive che al 30 marzo “abbiano già concluso positivamente prenotazioni di soggiorno per l’anno 2012 purché comunichino improrogabilmente entro il 31 luglio all’Ufficio Turismo dell’Unione montana dei Comuni del Mugello l’elenco delle prenotazioni già stipulate” fino al mese di marzo indicando i nominativi dei clienti e il periodo di pernottamento.

L’imposta va da un minimo di 50 centesimi per le strutture ‘low cost’ (alberghi a 1 stella, ostelli, rifugi e case per ferie, affittacamere non professionale) fino a un massimo di 4 euro per le strutture di fascia alta come alberghi a 5 stelle. E nel periodo compreso tra novembre e febbraio è ridotta del 50% (una delle richieste, avanzata da Confesercenti, Cna, Confindustria e Federalberghi). Per permanenze inferiori ai 30 giorni l’imposta si applica su un massimo di 6 pernottamenti, per permanenze superiori ai 30 giorni nell’arco di un anno su un massimo di 10 pernottamenti. Oltre che nel periodo di ‘bassa stagione’ (novembre-febbraio), prevista una riduzione del 50% per studenti e accompagnatori in occasioni di gite scolastiche. E previste esenzioni, tra cui: i bambini fino ai 14 anni, i gruppi superiori a 15 persone che pernottano oltre i 3 giorni.

“Avevamo annunciato da tempo che anche il Mugello avrebbe previsto l’introduzione dell’imposta di soggiorno. Lo abbiamo fatto peraltro come ultima zona nella provincia di Firenze per osservare le esperienze già in atto e prepararci con tempi giusti - commenta l’assessore al Turismo e vicepresidente dell’Unione montana dei Comuni del Mugello Carlo Zanieri che precisa che gli introiti dell’imposta saranno reinvestiti per sostenere il turismo e le attività turistiche in Mugello -.

E quindi alcune critiche degli operatori turistici erano fuori luogo. Comunque, abbiamo mantenuto la parola data ed abbiamo ricercato la concertazione e la condivisione, accogliendo peraltro proposte-modifiche avanzate dal confronto diretto con associazioni di categorie e operatori turistici, a cominciare - continua l’assessore e vicepresidente Zanieri - dal non applicare l’imposta, per quest’anno, per le prenotazioni effettuate fino a marzo alla riduzione al 50% nel periodo novembre-febbraio. Mi sembra che si sia giunti a un buon lavoro e - conclude - adesso sono certo che la responsabilità dimostrata dagli amministratori mugellani troverà pari risposta da parte degli operatori del settore per collaborare assieme verso quell’obiettivo comune che è lo sviluppo turistico del nostro territorio”.

Ecco invece la lunga nota di Sinistre per Vicchio

Ieri, martedì 22 maggio, con il numero legale garantito – per senso istituzionale - da tre rappresentanti delle minoranze (Battain di Sinistre per Vicchio, Messa del PdL e Mazzerelli della Lega Nord), il Consiglio dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello ha approvato il Regolamento per l’istituzione della tassa di soggiorno (13 – di cui 8 Sindaci - a favore e 3 contrari).

Alcune modifiche erano state apportate dalla Giunta dell’Unione Montana rispetto al testo già conosciuto; le più significative sono: la tassa entrerà in vigore il 1° luglio (e non a giugno), non pagheranno la tassa le guide turistiche e gli autisti in ragione di 1 ogni 20 persone, i gruppi di più di 15 persone che pernottano più di 3 notti e – solo per il 2012 - i gestori delle strutture turistiche che al 31 marzo scorso avevano già stipulato dei contratti a prezzi fissi con agenzie turistiche o tour operator.


In apertura di discussione il rappresentante di Sinistre per Vicchio, pur esprimendo una non contrarietà di principio all’istituzione di questa tassa, ha presentato un emendamento al Regolamento che voleva definire in modo certo la quota (40% era la proposta) che sarebbe toccata ai Comuni e quella all’Unione Montana (il rimanente 60%) per il finanziamento, totale o parziale, degli interventi in materia di turismo.

Inoltre, il consigliere Battain ha criticato la squilibrata tassazione prevista per cui un ospite in agriturismo viene a pagare come quello di un albergo a due stelle, o di un affittacamere professionale, o di una Casa per vacanze o di un Residence a due chiavi e collegando questo all’esenzione prevista per il 2012 a favore di quelli operatori che  normalmente lavorano con agenzie turistiche o tour operator, ha denunciato il fatto che si va a infierire sulle strutture più deboli (gli agricoltori) già tartassati, da quest’anno, dalla cosiddetta IMU agricola.

La proposta intendeva mettere “nero su bianco” quanta parte dell’incasso della tassa di soggiorno avrebbe effettivamente finanziato, attraverso la Gestione associata - a cui tutti i Comuni mugellani partecipano e per cui versano 0,32 centesimi di euro ad abitante (circa 20.000 complessivamente nel 2010) - le funzioni relative all’informazione, promozione ed accoglienza turistica a carattere locale nell’ambito territoriale dei Comuni mugellani.

La proposta, dopo una lunga discussione, è stata respinta con 12 voti contrari, 2 favorevoli (Battain - Sinistre per Vicchio, e Mazzerelli – Lega Nord Barberino di Mugello) e 2 astenuti (Piccirillo – PSI Scarperia, Messa – PdL Scarperia).

Una proposta di ripartizione certa ed equilibrata (33% ai Comuni, 33% all’Unione e 33% da assegnare in base alla presenza delle strutture turistiche esistenti)era stata suggerita, ma non formalizzata come emendamento, dal Consigliere di maggioranza Piccirillo .

A nostro avviso la votazione su questo emendamento ha fornito, all’opinione pubblica e a tutti gli operatori turistici, la prova tangibile che la spartizione della tassa di soggiorno tra Comuni e Unione Montana è già stata decisa e viene confermata: l’ 80% andrà ai Comuni (si tratta di circa 320.000 euro) ed il restante 20% (80.000 euro circa) andrà all’Unione. Viene da chiedersi, inoltre, ma con questa residua disponibilità finanziaria cosa ne sarà dell’Ufficio Turismo dell’Unione Montana e della Gestione associata se, come dichiarato dal Vice Presidente Zanieri, il costo delle loro attività assommava a 200.000 euro interamente pagati con il Fondo per la Montagna (oggi azzerato dallo Stato)?

Nel corso del dibattito tutti i Sindaci mugellani hanno dichiarato di aver bisogno di questa nuova tassa per rimpolpare le casse comunali con la promessa di trasformare questi soldi in servizi (cartellonistica stradale, manutenzione strade e sentieristica, sfalci dell’erba più regolari, servizio di nettezza più diffuso,ecc) che comunque dovrebbero garantire: il problema è che si nascondono dietro la facciata dell’Unione Montana evitando così di metterci la faccia andando a chiedere, coerentemente, a tutti i propri cittadini elettori il dovuto contributo per la fruizione di questi stessi servizi.

Ecco perché abbiamo dichiarato e ribadiamo, che i Comuni con la tassa di soggiorno vogliono “fare cassa”, compromettendo, con questo primo atto, la scelta politica ed amministrativa che ha portato all’Unione Montana: si ritorna alla vecchia Comunità Montana bancomat dei Comuni!


 


 

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