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Polemica sul referendum. Le critiche di Ceccardi verso una consigliera PD

Ha inoltre sottolineato come offendere chi esercita la libertà di non votare sia un comportamento che ricorda le peggiori pratiche...

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Susanna Ceccardi Susanna Ceccardi © NN
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L’europarlamentare toscana della Lega, Susanna Ceccardi, ha criticato duramente un post sui social pubblicato da una consigliera comunale del Partito Democratico di Certaldo, in provincia di Firenze. La consigliera aveva definito il popolo degli astenuti ai recenti referendum “popolo di fasci e analfabeti”, un’espressione giudicata da Ceccardi come un grave e inaccettabile insulto rivolto a milioni di cittadini italiani.

Secondo l’europarlamentare, la scelta di non partecipare al voto è una libera decisione che deve essere rispettata, non denigrata. Ceccardi ha sollecitato il Partito Democratico a prendere pubblicamente le distanze da tali dichiarazioni e a intervenire con provvedimenti appropriati.

Ha inoltre sottolineato come offendere chi esercita la libertà di non votare sia un comportamento che ricorda le peggiori pratiche autoritarie, mentre il rispetto della scelta democratica è fondamentale in un sistema pluralista. Questa vicenda mette nuovamente in luce le tensioni politiche legate all’astensione e alla partecipazione elettorale nel contesto italiano.

A seguire le dichiarazioni rilasciate:

"Popolo di fasci e analfabeti": con queste parole una consigliera comunale del PD di Certaldo, in provincia di Firenze, ha insultato via social milioni di italiani, colpevoli – a suo dire – di non essersi recati alle urne per votare ai referendum. Un commento gravissimo e inaccettabile, ancor più perché arriva da un’esponente delle Istituzioni. La decisione di non andare a votare, liberamente presa dalla grande maggioranza degli italiani, è una scelta legittima che merita rispetto, non disprezzo. Il Partito Democratico ha il dovere di dissociarsi pubblicamente da queste parole e di prendere provvedimenti: offendere chi non vota come si vorrebbe è pratica degna dei peggiori regimi, difendere la libertà di scelta è democrazia. 

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