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Successo del concerto a Scarperia "Dal Mugello Selvoso"

Il nonno di Galileo Galilei fu Capitano Gonfaloniere di Borgo San Lorenzo nel XV° sec……..

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Gli applausi al complesso musicale dopo il concerto a Scarperia. Gli applausi al complesso musicale dopo il concerto a Scarperia. © Foto A.Giovannini
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Sabato scorso 24 febbraio 2024,  l’Ensemble Camerata de’ Bardi si è esibita nello splendido salone detto dei “tendaggi” all’interno del palazzo dè Vicari a Scarperia, in un concerto, denominato “dal Mugel selvoso…musiche per i Medici,” organizzato dalla  Pro Loco, con il patrocinio e il contributo del Comune di Scarperia e San Piero e dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello.

Il complesso strumentale mugellano  formato da Roberta Malavolti Landi al violino barocco, la sorella Sabrina ai flauti dolci barocchi soprano, contralto e tenore, da Andrea Benucci alla tiorba, al liuto e alla chitarra barocca, e da Martina Weber alla viella e alla viola da gamba, hanno eseguito musiche di autori dell’epoca, (Diego Pretiz, Fabritio Caroso e  i principali compositori  attivi alla corte Granducale di Cosimo I° e Francesco I° de Medici), fra cui Vincenzo Galilei, noto compositore, padre del grande astronomo Galileo.

Aprendo una breve parentesi storica ricordiamo brevemente che il padre di Vincenzo, quindi il nonno di Galileo, si chiamava anch’esso Galileo (la moda di rimettere il nome degli antenati  era uso e costume fino a pochi anni orsono) e fu per un periodo di tempo Capitano Gonfaloniere della Potesteria di Borgo San Lorenzo nel Mugello nel XV° secolo.

Scritto questo, il concerto ha ottenuto un grande successo e il numerosissimo pubblico presente ha accolto con tanti e convinti applausi i bravissimi esecutori alle prese con strumenti dell’epoca veramente eccezionali.

Davvero un gran bel pomeriggio. Dato che siamo in tema, sabato prossimo 3 marzo 2024, proseguendo l’itinerario “liberty”  il gruppo farà tappa a Borgo San Lorenzo con una pagina   musicale denominata “ Floreali Arabeschi in Musica”, con inizio alle 16,30 prima alla Biblioteca Comunale per spostarsi poi nel vicino Oratorio di Sant’Omobono. La cittadinanza è gentilmente invitata.

 

 

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