Toscana Notizie © Toscana Notizie
La Toscana si conferma tra le regioni di riferimento a livello nazionale per lo sviluppo dei distretti biologici, con un percorso che punta a breve al riconoscimento del dodicesimo soggetto territoriale. Dopo l’ingresso recente del distretto delle Terre Apuane, è infatti in fase di conclusione l’iter amministrativo per il distretto biologico Aldobrandesco, che coinvolgerà diversi comuni dell’area grossetana. Un ampliamento che rafforza una rete regionale sempre più strutturata e orientata a una visione integrata di sostenibilità ambientale, valorizzazione produttiva e tutela della biodiversità.
Il tema è stato al centro del secondo appuntamento annuale del Tavolo tecnico regionale dei distretti biologici, presieduto dall’assessore regionale all’agricoltura, economia e turismo Leonardo Marras e svoltosi a Fiesole, luogo simbolico in quanto sede del primo distretto biologico toscano riconosciuto nel luglio 2021. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle undici comunità distrettuali attualmente attive, che hanno illustrato le attività svolte, le criticità affrontate e i progetti in corso e in fase di programmazione per la promozione dei rispettivi territori.
Con l’ultimo riconoscimento, i comuni coinvolti nei distretti biologici toscani salgono a 64, accomunati dall’impegno ad adottare politiche di tutela del suolo, riduzione dei rifiuti, difesa dell’ambiente e promozione delle produzioni biologiche, in linea con quanto previsto dalla legge regionale 51 del 2019. I dati confermano il peso del settore: la superficie agricola biologica rappresenta il 36,5% della SAU regionale, mentre nei distretti la quota media sfiora il 50%.
Significativo anche il sostegno economico regionale, con 231 milioni di euro previsti dal CSR Toscana 2023-2027 per il consolidamento e lo sviluppo della conversione al biologico, cui si aggiungono oltre 300 milioni investiti nel periodo 2014-2022. Il Tavolo tecnico, previsto dalla normativa regionale, svolge un ruolo centrale nel coordinamento e nel monitoraggio delle attività, favorendo uno sviluppo che integra sostenibilità ambientale, identità territoriale e solidità economica delle produzioni agricole.


