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Villa Favard, la giunta approva il restauro del conservatorio,in arrivo un milione di euro dal Miur

Tornano a dialogiare comune e conservatorio per portare a compimento complessi lavori di efficentamento energetico mentre prosegue l'opera di recupero delle serre da parte dei volontari del Nucleo Operativo di protezione civile.

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Villa Favard Villa Favard © comune di Firenze
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Il primo passo per il progetto di rinascita Villa Favard a Rovezzano c'è. Dopo tre anni di progettualità vede compiersi il primo passo il complesso intervento di riqualificazione della villa in uso al conservatorio Cherubini.
Una ristrutturazione complessiva dal valore di quasi un milione di euro possibile grazie alle agevolazioni per l'efficentamento energetico che ridarà valore a questa villa di origine trecentesca.

Ricordiamo che l'immobile al centro del parco omonimo e che sorge in via Aretina è in uso al conservatorio Luigi Cherubini dal 1993 grazie a un comodato d'uso concesso dalla provincia di Firenze a cui adesso si è sostituito il comune di Firenze.
L'intervento sarà possibile grazie ai fondi del Miur ottenuti dalla dirigenza del Conservatorio.

Il restuaro che mirerà soprattutto a garantire la sicurezza e l'agio degli studenti e dei preziosi strumenti conservati nella villa riguarderà il restauro della facciata (lato via Aretina) per garantire l'isolamento degli infissi e prevederà lo spostamento complesso della caldaia posta adesso alla fine della serra grande in locali interni per eliminare la dispersione odierna.

La villa sarà dotata di un moderno impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile a servizio della villa, grazie all'istallazione di pannelli vetrati a copertura della serra grande ottocentesca che ridotta fino allo scorso inverno in un impraticabile roveto ritornerà anch'essa a splendere completando così il prezioso lavoro di recupero fatto dai volontari "Amici di Firenze" gruppo tutela ambiente del Nucleo Operativo di Protezione Civile che dall'inizio del 2021 è presente nel parco grazie a un patto di collaborazione con il comune garantendo un presidio e piccola manutenzione che qui si è sublimata nel recupero anche botanico delle due grandi vasche della serra ottocentesca e della vasca all'ingresso di via Aretina che era ridotta a pattumiera..

Nella convenzione tra Amministrazione comunale e Conservatorio sono individuate tempistiche, modalità e impegni delle parti per la realizzazione dell’intervento. Nel frattempo prosegue grazie all'opera dei volontari la cura e il mantenimento della serra e dell'area verde.

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