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Verso la città verde. Firenze aderisce al Green City Accord

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svolta green per Firenze svolta green per Firenze © ejaugsburg da Pixabay
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Migliorare la qualità dell’aria e l’efficienza nella gestione delle risorse idriche, sviluppare un’economia circolare, promuovendo al contempo la biodiversità urbana e riducendo l’inquinamento acustico.
Sono i cinque ambiti di intervento del Green City Accord al quale Firenze ha aderito formalmente con il via libera da parte del Consiglio comunale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re. L’impegno di Firenze era stato annunciato a ottobre scorso a livello europeo dal sindaco Dario Nardella.

“Un atto importante per la transizione ecologica, anche in relazione alla prospettiva dell’utilizzo dei fondi del Pnrr - ha detto l’assessore Del Re - e che sottolinea la necessità di un impegno forte da parte delle città per raggiungere obiettivi ambientali non più rinviabili entro il 2030. Sono proprio le città infatti i luoghi nei quali si concentra la maggior presenza di inquinanti e nelle quali è necessario agire per sensibilizzare i cittadini sui temi della qualità dell’aria, dell’economia circolare, del risparmio delle risorse e della tutela della biodiversità.

Con l’adesione di oggi
- ha proseguito l’assessore Del Re - si avvia un cammino che sarà costantemente monitorato dall’amministrazione comunale e dalle istituzioni Ue, come già accaduto con l’adesione al Patto dei sindaci che ha portato Firenze non solo a raggiungere nel 2020 l’obiettivo di ridurre le emissioni del 20%, ma addirittura a raddoppiare questo risultato arrivando al 40% di abbattimento rispetto alle emissioni prodotte nel 2005. Questo è stato realizzato grazie soprattutto alle nuove linee di tramvia, a un piano strutturale a volumi zero e all’efficientamento energetico legato alla sostituzione dell’80% dell’illuminazione pubblica con impianti a led. E su questo, stiamo lavorando per presentare il prossimo piano di azione per l’energia sostenibile e il clima. Firenze è stata tra le prime città italiane ad aderire nel 2010 al Patto dei sindaci, e siamo anche questa volta tra le prime città ad aderire al Green City Accord nel quadro europeo del Green Deal europeo. Con l’Europa che ancora ci indica la strada, i tempi e il metodo per crescere insieme”.

“La delibera approvata – spiega il presidente della Commissione Ambiente, vivibilità urbana e mobilità Leonardo Calistri – pone i temi dell’ambiente al centro delle politiche della città. Il verde è quel luogo di prossimità che permette ai cittadini di poter vivere attentamente quegli spazi pubblici verdi che rendono la città cuore pulsante della vita di tutti i giorni. La componente ambientale è ormai parte integrante, e direi indivisibile, della pianificazione urbanistica. Stiamo svolgendo un lavoro strategico che coinvolge i temi dell’ambiente nella loro interezza. Una visione precisa che abbiamo davanti per rendere sempre più resiliente la nostra città”.

“Entro il 2030 - si legge nell’accordo -, i nostri cittadini respireranno aria pulita, avranno accesso ad acqua pulita, parchi e aree verdi, e saranno esposti a minori rumori ambientali. Nella nostra visione l'economia circolare diventerà una realtà, i rifiuti saranno convertiti in risorse e il riciclaggio diventerà la norma. Vogliamo che i nostri cittadini vedano la città come un luogo stimolante in cui vivere, lavorare e investire, un luogo che promuova la loro salute e il loro benessere. Per realizzare questa visione, metteremo in campo tutte le nostre competenze e ci impegneremo, sottoscrivendo questo Accordo, a risolvere le sfide ambientali più urgenti delle nostre città e promuovere una transizione ecologica che le renderà più sostenibili e resilienti. Le nostre città diventeranno un esempio virtuoso per tutti gli altri centri urbani del mondo”.

Nel dettaglio, le città si impegnano a raggiungere entro il 2030 una serie di obiettivi: un sostanziale miglioramento della qualità dell'aria, eliminando l’eccesso di emissioni inquinanti nell’atmosfera rispetto ai limiti stabiliti dagli standard europei; progressi importanti nel miglioramento della qualità dei corpi idrici e dell’efficienza nell’impiego delle risorse idriche; progressi significativi nella conservazione e promozione della biodiversità urbana, anche attraverso l’aumento della quantità e della qualità delle aree verdi cittadine, il contrasto alla perdita e il ripristino degli ecosistemi urbani; sviluppo di un’economia circolare con un miglioramento sostanziale nella gestione dei rifiuti domestici urbani, una radicale riduzione della produzione dei rifiuti e di quelli conferiti in discarica, e un aumento significativo delle attività di riuso, riparazione e riciclaggio; sostanziale riduzione dell’inquinamento acustico.

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