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Distilleria Deta. Il sindaco David Baroncelli fa il punto sulle emissioni odorigine

Collaborazione tra Comune di Barberino Tavarnelle, Arpat e Regione Toscana nell’attività di monitoraggio costante dello stabilimento.

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il sindaco Baroncelli il sindaco Baroncelli © ufficio stampa
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Il Comune, in stretta collaborazione con gli enti preposti, Arpat e Regione Toscana, è in prima linea nel percorso di monitoraggio costante dell’attività produttiva della Deta e di tutta l’area industriale di Barberino Val d’Elsa per la tutela della salute dell’ambiente e di chi vive e lavora nel territorio comunale.

Un’attività di controllo, quella che attenziona le emissioni della distilleria situata in località Zambra, che la stessa azienda ha intrapreso e sta regolarmente effettuando con un percorso di autoverifiche, volto al rispetto delle prescrizioni vigenti e all’osservanza dell’Autorizzazione Unica Ambientale, rilasciata dalla Regione Toscana.
Sebbene non siano state rilevate criticità sulle emissioni inquinanti e i dati relativi alle polveri sottili siano considerevolmente inferiori ai limiti delle prescrizioni, dagli autocontrolli effettuati dall’impresa sotto stretta sorveglianza di Arpat è stato rilevato un superamento dei limiti odorigeni.
Le maleodoranze, tuttavia ridimensionate e delocalizzate rispetto ad alcuni mesi fa, sforano comunque i limiti vigenti. E’ il dato che emerge dal ciclo di controlli, sopralluoghi e verifiche periodiche richiesto dalla giunta Baroncelli agli enti preposti. A fare il punto sulla problematica è il sindaco David Baroncelli.

“Le rilevazioni effettuate da Arpat anche attraverso l’autocontrollo della Deta attestano un problema odorigeno che non ha effetti negativi diretti sulla salute dell’ambiente e delle persone ma è fonte di disagio per chi risiede e conduce un’attività professionale nella zona – dichiara il primo cittadino – ci conforta tuttavia il fatto che le emissioni inquinanti dell’aria, rilevate anch’esse puntualmente dalla stessa attività di monitoraggio, prevista dal modello autorizzativo, sono notevolmente inferiori ai parametri”. “L’impiantistica messa in atto dall’impresa – ha aggiunto il sindaco - ha eliminato le polveri e ridotto notevolmente le emissioni ad un livello che tutela la salute delle persone e del territorio”. Il problema che resta è quello esclusivamente relativo al cattivo odore, emanato dalle lavorazioni dello stabilimento e su questo elemento di criticità l’azienda è tenuta a migliorare le proprie prestazioni e a farle rientrare nel minor tempo possibile nei parametri di legge. Secondo quanto comunicato da Arpat, alle irregolarità e all’inosservanza delle prescrizioni autorizzative potranno seguire interventi volti ad interrompere o contenere le emissioni dell’azienda."

Il percorso di monitoraggio, avviato dall’amministrazione comunale, è orientato a verificare la qualità dell’aria dell’intera zona industriale di Barberino Val d’Elsa.
L’intervento mira infatti a conoscere i parametri ambientali che risultano dagli effetti cumulativi di tutte le realtà produttive presenti nell’area industriale e non delle singole aziende. La giunta Baroncelli ha infatti investito circa 50mila euro per l’installazione di specifici strumenti di controllo in uno dei distretti industriali più rilevanti della Toscana, per estensione e quantità di attività insediate. Si tratta di 3 centraline per la rilevazione della qualità dell'aria in diverse collocazioni dell'area industriale con le quali è stata avviata una campagna di monitoraggio che consiste in un ciclo di 20 giorni l'una per quattro sessioni (per un totale di 80 giorni) in corrispondenza delle diverse stagioni climatiche.

Le campagne di monitoraggio stanno indagando sull'andamento delle concentrazioni di inquinanti e hanno rilevato dati molto inferiori ai limiti di legge. “Intendiamo valorizzare la necessaria convivenza tra ambiente e lavoro
– chiosa il sindaco - abbiamo scelto di investire su un intervento concreto che garantisce l'aderenza ai principi di sostenibilità nel rispetto delle esigenze e delle aspettative della qualità della vita delle nostre comunità”. L'azione del Comune si aggiunge agli impegni assunti nell'ambito dell'adesione del Patto dei sindaci al Piano di azione per l'energia sostenibile."

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