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Prima pianta al Viola Park di Bagno a Ripoli

Commisso ha dato il via ai lavori per la nuova cittadella sportiva della Fiorentina a Bagno a Ripoli. Un investimento da 85 milioni che prevede anche un laghetto con fontana e una cappella religiosa. Grandi assenti Giani e Nardell

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la posa del primo albero la posa del primo albero © Facebook
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Giani non c’era e neppure Nardella. Ma neanche il sovraintendente Andrea Pessina, l’unico pare ad essere stato invitato, che però cortesemente ha declinato l’invito.
Così a mettere la prima pietra, pardon il primo albero, un ulivo bisecolare proveniente da Pistoia, nel cantiere del Viola Park a Bagno a Ripoli è stato lo stesso Presidente Rocco Commisso accompagnato da tutta la famiglia, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, il Direttore Generale della Fiorentina Joe Barone e l’architetto Marco Casamonti che ha firmato il progetto.

La nuova cittadella viola, che salvo intoppi dovrebbe essere pronta in 18 mesi, avrà una superficie di 26 ettari all’interno della quale Troveranno spazio fra le altre cose la sede della Fiorentina, 10 campi da gioco, due per maschile e femminile e il resto per le giovanili, un piccolo stadio da 3.000 posti, una mini arena da 1.500 posti e una cappella voluta espressamente dalla moglie del patron Catherine. Ci sarà anche un laghetto con fontana chiesto da Commisso.

Un investimento complessivo da 85 milioni di euro (ma a questo punto perché non pensare al restauro del Franchi anche se l’obiezione più semplice è che si tratta di una realizzazione completamente nuova e come la vuole il tycoon italo-americano) come ha ribadito lo stesso Commisso “in un momento così difficile, dimostra che pure in Italia ci può essere sinergia tra pubblico e privato” salvo poi aggiungere un attimo dopo “anche se purtroppo la burocrazia e la politica in questo Paese interferiscono sempre”.

Un messaggio esplicito, nemmeno troppo sublimale, diretto ai tre assenti. Ma il patron Viola ne ha avute anche per le dirigenze precedenti della Fiorentina: “Quanto hanno speso i Pontello, i Cecchi Gori e i Della Valle assieme per acquistare la Fiorentina – ha detto – è inferiore a questo mio investimento, sarà il più costoso mai costruito in Italia. A chi mi critica rispondo che nessuna società tra Atalanta, Bologna, Napoli, Torino e altre è stata pagata la cifra messa in questo centro sportivo”.
Insomma un Commisso a tutto campo anche durante la diretta social con le domande poste dai tifosi (uniche ammesse) dove il numero uno di Mediacom è sembrato voler tornare a sollecitare Giani e Nardella sullo stadio (ipotesi Campi Bisenzio o restyling) ribadendo la sua volontà di “non voler spendere tutti questi soldi su un progetto se non ci sarà la volontà di farmi andare avanti in quel che voglio fare”.

Da Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza regionale, si fa sapere che il Governatore Eugenio Giani non ha ricevuto né un invito e neppure una telefonata. Da Palazzo Vecchio invece filtra soltanto che a margine dell’incontro svoltosi con Nardella il presidente Viola avrebbe detto che forse la cerimonia di posa si sarebbe svolta venerdì ma che c’erano pochi posti (sic!). E la telenovela dunque continua.

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