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A Fiesole il Sindaco denuncia chi tiene i cani sciolti

Una battaglia di civiltà e rispetto quella avviata da Anna Ravoni che tre mesi fa ha perso la sua gatta vittima di un'aggressione di cani lasciati liberi da padroni sciagurati

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La gattina della Sindaca trucidata da cani lasciati sciolti La gattina della Sindaca trucidata da cani lasciati sciolti © Facebook
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Tanti lo pensano, molti lo bisbigliano e pochi lo dicono a voce alta perché il rischio è di essere considerato contro agli animali. Ma non è così. Dire basta ai cani lasciati sciolti in parchi e giardini non è impedire la loro libertà ma mettere a rischio gli altri, bambini in primis.
Un problema annoso su cui si scontrano spesso i cittadini in parchi e giardini. Purtroppo una cattiva abitudine (e violazione della legge) di molti che antepongono il diritto degli animali a quelli degli esseri umani.

Anche nel comune di Fiesole la piaga è molto diffusa. E' la stessa Sindaca Anna Ravoni ad affrontare di petto il problema in nome anche della sua gattina massacrata tre mesi fa proprio da cani sciolti.

"Non riesco a dimenticare la brutalità di quel giorno e non riesco neppure a dimenticare di aver rivisto quei due cani ancora lasciati liberi da una persona irresponsabile, che forse meriterebbe altri appellativi.
E' questo il motivo della mia denuncia. Non sono i cani colpevoli, ma i padroni dei cani che non capiscono. Quel 24 aprile è toccato a te, piccola Mimma, m
a al posto tuo poteva esserci un canino più piccolo o poteva esserci un bambino. Non avrebbe fatto differenza."

Affida alla sua pagina facebook queste considerazioni Anna Ravoni. Lo fa denunciando che in questi tre mesi ha osservato il comportamento delle persone e ha visto troppi cani sciolti e molte persone, soprattutto bambini che hanno paura.

"Dobbiamo far capire. - prosegue - a tutti i padroni che i cani devono essere tenuti a guinzaglio, non solo perchè lo dice la Legge, ma perchè possono fare male".

La battaglia della Sindaca di Fiesole è appena iniziata con la presentazione della denuncia e proseguirà, nel nome e nel ricordo della sua gatta per far capire che i cattivi non sono i cani, ma i padroni.

"Sono loro che vanno educati e, quando serve, vanno anche puniti. Se qualcuno capirà, allora Mimma non sarà morta invano!"



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