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Femminicidi triplicati durante il lock down. Ecco i drammatici dati

Il dossier sulle attività criminali nel 2020 del Ministero dell’Interno conferma le brutte sensazioni. Negli 87 giorni di lockdown i femminicidi sono stati tre volte più numerosi del periodo senza restrizioni

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dati drammatici durante il lock down dati drammatici durante il lock down © nonmisvegliate da Pixabay
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Un dramma che ogni giorno si fa sempre più sentire e di cui, altrettanto drammaticamente si parla sempre troppo poco.I I femminicidi, spesso relegati a un piccolo trafiletto in cronaca sono sempre di più. Addirittura triplicati durante i giorni del lockdown.
Il dato prima presunto ma adesso ufficiale è davvero terribile ed è conntenuto nel report Dossier Viminale, presentato dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.

Nei mesi di convivenza forzata tra le pareti domestiche c’e’ stato in media un femminicidio ogni due giorni. La relazione analizza il periodo che va dal 9 marzo al 3 giugno, contando 58 omicidi in ambito affettivo-familiare di cui 44 hanno avuto per vittima una donna.

Un dato che va di pari passo con l’aumento dei reati in generale, nonostante la “reclusione” forzata a casa: +41% per le rapine, +13% per i furti, gli omicidi in generale che sono passati da 0,6 al giorno a 1,2.

Ma davvero drammatici sono i numeri dei delitti contro le donne, come abbiamo detto. Oltre il 53% degli omicidi avviene In generale in ambito familiare e di questi quasi il 70% ha per vittima una donna.

A diventare purtroppo un simbolo della violenza sulle donne durante la quarantena anche un video che ha mostrato la trasmissione Le Iene in cui si vede una donna che suona il flauto dal terrazzo e viene bruscamente interrotta e aggredita da un uomo con cui vive. Purtroppo virali, durante il lockdown sono diventate anche le immagini di altre violenze subite da una donna da parte del suo convivente.

Noi del gruppo Ok!News con le testate Ok!Firenze, Ok!Mugello e Ok!Valdisieve anche durante il lockdown abbiamo voluto parlarne avvertendo il pericolo, con una seguitissima diretta youtube per parlare del tema e lo faremo sempre per non abbassare mai la guardia.

Con noi in quel video che consiglio di seguire ancora la Dottoressa Mimma Dardano psicologa e psicoterapeuta Ass. Gomitolo Perduto, Cristina Arba coordinatrice metropolitana Cgil e la Dottoressa Vittoria Doretti creatore del codice rosa.

Ed è proprio commentando questo drammatico dossier che la Dottressa Dardano afferma: "Una situazione allarmante. La violenza di genere non si è placata con l’emergenza sanitaria ma piuttosto ha visto un incremento elevato e preoccupante. Dobbiamo tutti quanti fermarci a riflettere e capire cosa possiamo fare perché si arrivi un cambio di passo concreto per evitare questo fenomeno orribile.
Sempre più spesso- prosegue - le donne sono vittime di violenza tra le mura di casa: gli spazi angusti della vita familiare possono diventare una specie di prigione se non si può uscire fuori, com’è capitato per le misure di contenimento del Covid-19.
Il lockdown, è evidente, ha acutizzato un problema che nella nostra società esiste, persiste, è ancora troppo radicato. Dobbiamo diffondere sempre più il fatto che esiste una rete di servizi capillare a sostegno delle donne vittime di violenza e le istituzioni, a ogni livello, devono lavorare per promuoverla e valorizzarla. Dobbiamo dire con forza che denunciare si può, uscire dal tunnel della violenza e dei soprusi si può. Possiamo tutti fare di più, possiamo tutti fare la nostra parte.
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