OK!Firenze

Musei scacciapensieri nelle piazze di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa

Una chiave, una pompa e un imbuto gli 'attrezzi' per aprire le casette di legno e mandare via ansie e inquietudini, legate anche al difficile momento che stiamo vivendo.

Abbonati subito
  • 41
il museo scacciapensieri il museo scacciapensieri © Met
Font +:
Stampa Commenta

 

Una chiave dei ricordi, dell’infanzia, della gioia condivisa in famiglia pronta a liberare le porte del 2021.
Tutti teniamo, nascosto o meno, un marchingegno, una strategia su misura che ci consente di sbloccare la cassaforte delle emozioni, di sventare la combinazione di un ricordo, di accendere una volontà che diventa speranza, di proiettare un sogno nel futuro. Ma in pochi progettano e costruiscono con le proprie mani un piccolo grande museo all’aperto, nella forma di una casetta di legno, corredata di chiave individuale per poterlo ‘visitare’ simbolicamente, e renderlo patrimonio collettivo.

Succede nelle piazze centrali di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa dove le insegnanti della scuola dell’infanzia La Casa del Sole di Bustecca in collaborazione con l’amministrazione comunale hanno dato forma ad una loro visione poetica della realtà, installando gli ‘armadi’ scacciapensieri realizzati insieme ai bambini prima della pausa natalizia.
Una pompa, un imbuto e una chiave, appunto, gli strumenti per mandare via ansie e inquietudini, legate anche al difficile momento che stiamo vivendo.

“Abbiamo voluto lanciare un nostro messaggio che vuole essere anche un augurio sincero e profondo alla comunità - dichiarano le insegnanti – recuperare e vivere con spensieratezza un momento di gioco e risate, come espressione di dialogo e interazione tra genitori e figli, può aiutare a rimuovere timori e preoccupazioni, ad affrontare meglio la situazione complessa della pandemia. Non avendo potuto organizzare un evento natalizio recandoci in piazza, come facciamo ogni anno insieme ai nostri allievi, abbiamo pensato che lasciare una traccia visibile della presenza della scuola che si apre al territorio possa essere di buon auspicio per il futuro, crediamo che il percorso educativo che stiamo portando avanti da anni, incentrato sulla pedagogia povera, sull’utilizzo di oggetti semplici, ispirati anche alla pratica del recupero e del riuso, in grado di lavorare sull’immaginazione e sull’emersione dei sentimenti e delle emozioni, possa costituire una ricetta inclusiva, contro ogni forma di isolamento e solitudine, ad uso e consumo di grandi e piccini”.

All’avvio del progetto, partito con l’installazione dei musei scacciapensieri in piazza Matteotti a Tavarnelle e in piazza Mazzini a Barberino, insieme alle insegnanti il dirigente scolastico Paola Salvadori e il sindaco David Baroncelli.
I musei sono corredati di istruzioni per l’uso. Per mettere a letto i pensieri cattivi, dopo aver aperto la casetta con la chiave personale, consegnata dalle insegnanti ad ogni bambino della scuola dell’infanzia, occorre schiacciare la pompa che si trova all’interno, ridere e ripensare all’infanzia. Chiunque può scattare una foto e mandarla all’indirizzo mail [email protected].

Lascia un commento
stai rispondendo a