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​Coronavirus, Firenze annulla lo Scoppio del Carro

Lo ha deciso Palazzo Vecchio

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Lo scoppio del carro Lo scoppio del carro © Alessia Benelli
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Niente volo della ‘Colombina’ quest’anno: il tradizionale ‘Scoppio del carro’ che si svolge il giorno di Pasqua è stato annullato in via eccezionale a causa della pandemia da Covid-19. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella intervenendo in consiglio comunale, riunito in via telematica.

“Devolveremo le risorse risparmiate - ha detto il sindaco - ovvero circa 50 mila euro, in progetti sociali legati all’emergenza Coronavirus”.

La storica rievocazione dello Scoppio del Carro è la più antica tradizione popolare fiorentina che si tramanda da oltre 9 secoli e vuol ripercorrere le gesta dei fiorentini alle Crociate e del loro ritorno in città.

Secondo la tradizione fu Pazzino de’ Pazzi, al ritorno da una crociata nel 1099, a riportare alcune pietre focaie del sepolcro di Cristo con le quali poi a Firenze venivano illuminate le celebrazioni del sabato santo. In un secondo tempo la cerimonia venne spostata alla domenica e i fiorentini decisero di costruire un carro trionfale che ancora oggi è scortato fino in piazza Duomo dagli armigeri del Comune nei tipici costumi. Per tutto l'anno il carro, chiamato ‘Brindellone’, resta in un deposito di via il Prato e il giorno di Pasqua arriva al Duomo trascinato da quattro buoi agghindati per la festa. Qui viene ‘acceso’ da un razzo a forma di colombina che parte dall’altare della cattedrale e poi torna indietro. Secondo la tradizione se la colombina compie un volo perfetto e riesce a rientrare in Duomo è un segnale di buon auspicio e ci saranno buoni raccolti.

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