Le prime vittime della "battaglia di firenze" © facebook
I tedeschi in ritirata da Firenze hanno minato l’acquedotto di Mantignano, a sud-ovest di Firenze, nei pressi della foce del torrente Greve.
La sua eventuale distruzione metterebbe in ginocchio la città.
Entra in azione una SAP (Squadra di Azione Patriottica), una formazione partigiana che si incarica di effettuare una pericolosissima operazione di sminamento, per giunta sotto il tiro incrociato dei soldati tedeschi.
Vengono neutralizzati 20 ordigni ma l’ultimo tentativo di disinnesco fallisce e così perdono la vita cinque ragazzi della SAP: Gino Catarzi, Gino Del Bene, Alfredo Marzoppi, Silvano Masini e il comandante Ascanio Taddei.
L’acquedotto è comunque salvo e Firenze potrà contare sull’acqua nei giorni decisivi della battaglia per la liberazione della città.
Ma questi non furono i primi caduti della battaglia di Firenze.
Già nella notte, una pattuglia mista di soldati britannici e italiani si era scontrata in San Niccolò con un drappello nazista.
Nel conflitto a fuoco aveva perso la vita il tenete Hugh Snell, prima vittima alleata nella liberazione della nostra città.
Il prossimo 11 agosto ricorre l'anniversario della Liberazione di Firenze dal nazifascismo; ripercorriamo insieme gli eventi principali di quel periodo, anche con il contributo della pagina Memorie di Resistenza fiorentina


