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Addio a Claudio Spaggiari, attore e regista che ha segnato il teatro fiorentino

Figura centrale della scena teatrale dagli anni ’80, fu interprete versatile e formatore di generazioni di giovani attori

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Spiaggiari Spiaggiari © Nc
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Addio a Claudio Spaggiari attore e regista sulla scena fiorentina dagli anni 80 ad oggi. Dai corsi con Giorgio Albertazzi ed Anna Proclemer ai corsi di avviamento all’espressione di Orazio Costa fino a «Le dame di chez Maxime» diretto da Dory Cei e quel «As Is» diretto da Pepita Simon che portò al Teatro di Rifredi il primo spettacolo sul dramma dell’AIDS rappresentato in Italia.

Ed ancora «Plauto’s Circus» con la regia di Valentino Signori, poi recitando nella compagnia di Dory Cei, in quella del Teatro di Cestello, o con lo Zauber Teatro con il quale ricordiamo una straordinaria versione di «Sogno di una notte di mezza estate» a Villa Fabbricotti per gran parte di quell’estate.

Straordinariamente versatile Claudio Spaggiari passava con disinvoltura dal comico al drammatico regalando al pubblico performance di grandissima qualità, che fosse diretto da Beppe Ghiglioni, da Masini, Chiavarelli, o con l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino in «Pierino e il lupo».

Insegnò recitazione al Teatro Castagnoli di Scansano per poi tornare sulla scena fiorentina con La compagnia delle seggiole (della quale andrà in scena la versione diretta da Spaggiari de «L’acqua Cheta» proprio a chiusura dell’anno 2025 al Teatro Niccolini di Firenze) fino al Bellissimo «Sirene» riadattamento di «Le cinque rose di Jennifer» interpretato accanto a Vincenzo De Caro la scorsa stagione.

Con Claudio Spaggiari il Teatro Fiorentino perde uno straordinario interprete capace di emozionare qualsiasi ruolo recitasse, al quale vorremmo dedicare un ultimo sincero e bellissimo applauso. Ciao Claudio…e  Sipario!

 

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