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Barberino. Concluse le indagini per politici e imprenditori. Il parere di Zanieri e la nota Pdl

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Barberino. Concluse le indagini per politici e imprenditori. Il parere di Zanieri e la nota Pdl Barberino. Concluse le indagini per politici e imprenditori. Il parere di Zanieri e la nota Pdl © n.c.
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Conclusione delle indagini per il 'terremoto' che, alcuni mesi fa, ha scosso Barberino di Mugello. Ipotesi investigativa secondo la quale sarebbe esistito, negli anni scorsi, una sorta di comitato d'affari che riusciva a gestire lo sviluppo urbanistico di Barberino di Mugello con un intreccio tra imprenditoria e politica fondato, questa la tesi dell'accusa, sullo scambio di favori (come vacanze e altro). Le indagini sono state condotte dal Sostituto Procuratore Leopoldo De Gregorio e sono stati emessi nei giorni scorsi 14 avvisi di conclusione delle indagini. Tra questi l'ex assessore regionale, Paolo Cocchi e sua moglie Barbara, il Consigliere Regionale Gianluca Parrini, il geologo Eneo Host, e gli ex amministratori di Barberino Gian Piero Luchi, suo fratello Luca, l'ex assessore Giovannini e il funzionario (ora in altro comune) Paolo Pinarelli. Poi il Consigliere Giovanni Guerrisi, l'architetto Davide Cardi, Alessandro Lenzi e gli imprenditori Danilo e Simone Cianti. Secondo la pista dell'accusa, che contesta a vario titolo corruzione, abuso d'ufficio, falso e peculato, lo sviluppo urbanistico del territorio sarebbe stato pilotato in funzione di investimenti ed esigenze degli imprenditori. "Preferisco  - afferma l'attuale sindaco Zanieri intervistato dalla nostra redazione - non rilasciare particolari dichiarazioni in questo momento, per dimostrare il mio rispetto per l'operato della Procura". Cosa pensa della nota del Pdl, che chiede a chi è coinvolto di fare un passo indietro? "Aspettiamo che il giudice verifichi le eventuali responsabilità e di vedere se ci sono dei rinvii a giudizio. E' giusto ricordare che le persone coinvolte che al momento fanno politica attiva ed hanno incarichi di responsabilità hanno addebiti molto limitati. Cosa diversa sarebbbe se venisse fuori l'esistenza di un vero e proprio sistema.... ma da questo siamo ancora molto lontani...." E di seguito ecco quanto riceviamo e pubblichiamo dal Pdl di Barberino Soddisfazione per le risposte pubbliche alle accuse rivolte dal PDL a quanto emerso dalle indagini in corso sull’Amministrazione Comunale di Barberino di Mugello. Se da un lato, la magistratura sta cercando con trasparenza di fare giustizia, la politica rimane immobile in attesa di ulteriori evoluzioni. Dal punto di vista giuridico non deve essere condannato chi non ha ancora subito una sentenza di colpevolezza, ma politicamente la condanna non può che essere totale, visto che ormai l’immagine del territorio e delle istituzioni e’ stata denigrata e danneggiata e che si è insinuato il dubbio che alcuni tra consiglieri e assessori, attualmente in carica nell’amministrazione attuale, direttamente o indirettamente collegati ai nominativi apparsi sui quotidiani, siano stati facilitati nel raggiungimento delle loro cariche e/o abbiano avuto un ruolo diverso per interesse personale. E’ vero trattasi di un dubbio, non ci sono certezze, questi soggetti potranno anche ricevere una risposta giuridica positiva che li riabiliterà agli occhi della cittadinanza, e ci si augura che ciò possa avvenire;  ma la censura politica è doverosa,  come appartenenti ad un istituzione pubblica, e, in una tale fumosa situazione, l’unica strada perseguibile che  hanno a nostro avviso, sono le dimissioni, a dimostrazione non solo della loro responsabilità politica, del rispetto nei confronti di chi li ha eletti, ed anche del segnale che darebbero  della loro estraneità da implicazioni  in merito ai fatti di cui sono accusati; solo così con la serenità, del  comune cittadino, potranno impiegare le loro energie a dimostrazione della loro estraneità ai fatti. A nostro avviso il Consiglio Comunale nella sua interezza, dovrebbe invitare a chiedere le dimissioni dei  soggetti coinvolti nell’indagine dimostrando nel qual caso di avere potere decisionistico e capacità di elaborare e attuare politiche efficaci e trasparenti. Vogliamo dimostrazioni e non parole e non solo politica di partito e di potere, che a dirla tutta, ai cittadini e alle imprese, se non quelle coinvolte, a questo punto ben poco interessa, dato che è la causa dei loro disagi. Troppe parole e poca concretezza! Di questo non abbiamo più bisogno. Sarebbe un passo importante quello delle dimissioni e darebbe grande prova di responsabilità e attaccamento al territorio e non solo alla poltrona. Coordinamento PDL Barberino Di Mugello Il Coordinatore                    Alessandro Corti Il Vice Vicario                      Rossana    Cramarossa  

Aggiornamento del marzo 2016: Paolo Cocchi è stato assolto perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza dei giudici.

Ha prevalso invece il "non doversi procedere perché il reato è estinto per intervenuta prescrizione", per l'accusa di corruzione legata ai soldi per le elezioni e le 'vacanze'.

Secondo il Corriere Fiorentino:

“Cade l’accusa di corruzione (il fatto non sussiste) per Paolo Cocchi, ex assessore regionale alla cultura della giunta Martini e già sindaco di Barberino del Mugello, per aver messo a disposizione il proprio ruolo istituzionale a favore del costruttore Danilo Cianti, titolare della Mugello lavori, per agevolarlo nella sua attività, ottenendo in cambio l’ampliamento della casa. Il tribunale di Firenze assolve, per quello stesso episodio Barbara Bardazzi, moglie di Cocchi, l’imprenditore Danilo Cianti e il figlio Simone imputati di concorso in corruzione”.

Assoluzione che, secondo i legali di Cocchi, sarebbe “l’esatta ripetizione della sentenza di non luogo a procedere pronunciata tre anni fa dal Gup”

Qui l'articolo dell'assoluzione di Paolo Cocchi - 19 Marzo 2016

 

 

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