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Natale al tempo del Covid... un minuto di raccoglimento. La riflessione di Stefania Guerri

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Natale Natale © N.c.
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Dalla gentile Signora Stefania Guerri, per molti anni volontaria dell’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri), riceviamo e pubblichiamo questa interessante nota, che si aggiunge ad alcuni interventi molto significativi e non di meno molto apprezzati dai nostri lettori : “ - Ci siamo!!! E’ Natale 2020! Quando celebrammo il Natale 2000 sembrò di entrare in un mondo di fantascienza… 2000… ed ora abbiamo già vissuto 20 anni di questo nuovo millennio! Tutti noi “invecchiamo giorno dopo giorno” …è il ciclo della Vita. Non vogliamo né dobbiamo però cedere al tempo come fattore di invecchiamento ma come fonte di arricchimento di esperienze di vita.

Esperienze che ci devono “far crescere dentro di noi” per analizzare il nostro vissuto, per valutare se siamo stati più o meno responsabili del dono della vita che abbiamo ricevuto, non solo verso noi stessi e le nostre famiglie, ma anche verso gli ALTRI. In questo rituale periodo di festività i ricordi ci fanno sentire maggiormente l’assenza delle persone a noi care che mancano nelle nostre famiglie. Per pensare anche a tante famiglie prive dei loro cari, famiglie che non conosciamo ma che sono comunque parte di noi come Umanità.

Guardando al presente però intorno valutiamo la gioia di chi è circondato dai propri figli, dai propri nipoti, dai propri amici, e da tutti quei cari vecchietti, vicini a noi e non, che sono ancora su questa terra e che sono i pilastri di tutta l’Umanità. Lo spazio di tempo del “qui ed ora” ci invita a godere al massimo della loro esistenza. E’ Natale, ma quest’anno è un Natale molto diverso dai precedenti.

E’ un Natale “segnato” dalla pandemia per Covid 19 e specialmente in questo periodo viene spontaneo pensare anche ai tanti malati che dignitosamente vivono la loro malattia, specialmente a quelli più gravi, alcuni dei quali bisognosi di tutti i tipi di assistenza, come se fossero rientrati nel grembo materno, dove un tempo erano lì per prepararsi alla nascita di una vita terrena e che ora, “nel grembo” dell’assistenza protetta esterna, sono in attesa di vivere quella che sarà la vita in una dimensione puramente spirituale.

Vogliamo pensare a loro anche perché laddove c’è sofferenza significa che c’è ancora vita e a questa “vita che soffre” noi vogliamo inviare un sentimento di compassione e un pensiero fraterno. Senza dimenticarci delle tante vite umane che già abbiamo perso, nonostante la medicina abbia cercato di salvarle dall’attacco terminale del Covid 19. Vite umane che sono state improvvisamente tolte a tante famiglie che hanno perso i loro cari. Per sottolineare che il Natale è festeggiabile solo se non ci dimentichiamo di quella parte dell’Umanità sofferente che vive su questa nostra terra. Quest’anno non ci sarà assolutamente possibile dimenticare la sofferenza, considerato il triste periodo che viviamo tutti per la pandemia da Covid 19. Il pensiero E’ energia e la nostra energia può raggiungere tutti coloro che soffrono, sia fisicamente che moralmente, e aiutarli a combattere. Non è utopia, è pura energia del pensiero. Uniamoci tutti in un minuto di raccoglimento per metterci in contatto con la sofferenza dei nostri simili! –“.

Stefania Guerri

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