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Don Rino Bresci. Storia di un sacerdote grande tifoso di Gastone Nencini

Don Rino Bresci, latinista, docente di greco, conosciuto perché suo padre era cugino dell’anarchico Gaetano Bresci, che nel 1901 uccise a Monza Re Umberto I°

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Don Rino Bresci con un amico artigiano (Antonio Poggiali detto “gorgonio”), alla Galleria d’Arte la Medicea. Don Rino Bresci con un amico artigiano (Antonio Poggiali detto “gorgonio”), alla Galleria d’Arte la Medicea. © Archivio Aldo Giovannini
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Tanti erano gli sportivi mugellani che tifavano per Gastone Nencini. Era il loro idolo, in tempi - fra gli anni ’50 e gli anni ’60 del ‘900 - nei quali lo sport in generale e il ciclismo in particolare era intensamente vissuto, e le vittorie del campione di Bilancino, piccolo agglomerato rurale in comune di Barberino di Mugello, venivano sempre accolte con grande entusiasmo, e quando il “Leone del Mugello”, così simpaticamente soprannominato, giungeva nei vari paesi mugellani, era una festa nella festa.

In quegli anni in una piccola chiesetta sopra Ronta di Mugello, Santa Maria a Pulicciano (dove la storia ci ricorda che Dante Alighieri si rifugiò esule da Firenze) era amato parroco don Rino Bresci, grande latinista, docente in lingua greca, ma conosciuto per il semplice motivo che suo padre era cugino di primo grado dell’anarchico Gaetano Bresci, che nel 1901 uccise a Monza il Re Umberto I°.

Don Rino Bresci, dunque, era un grande appassionato di ciclismo (andava in bicicletta a Borgo San Lorenzo a fare la spesa!!) e un tifoso accanito di Gastone Nencini, talmente tifoso che quando era in atto il Giro d’Italia e il Tour de France per ascoltare alla Radio l’arrivo delle tappe, anticipava i…… Vespri del pomeriggio.

Nel 1955, in occasione del Campionato del Mondo di ciclismo a Frascati (domenica 28 agosto), dove Gastone Nencini era uno dei favoriti, don Rino Bresci d’accordo con alcuni parrocchiani molto sportivi, ebbe l’idea di allestire un pullman. Ma, poveretto, non aveva una lira. Cosa ideò allora il prete di Pulicciano? Chiese un contributo alla Curia Arcivescovile di Firenze dicendo che voleva organizzare un pellegrinaggio al Santuario della Verna.

Accolta questa richiesta e inviati i soldi, don Rino Bresci e i suoi parrocchiani invece di andare alla Verna andarono a Frascati a seguire i campionati del mondo. Il classico “scherzo da prete!

Si racconta, confermata dai testimoni vicini a don Bresci, che nel momento più delicato della gara quando il belga Stan Okers scattò andando in fuga (poi vinse il mondiale), Nencini si attardò per fare i suoi bisogni (la pipì); don Bresci lo vide e gli urlò a squarciagola”: Gastone, ma icchettuffai, ….. proprio ora tu ti metti a pisciare!“

Un aneddoto passato alla storia, che si raccontava a “veglia” nella case della sua montana parrocchia. Cosi’ come ce lo raccontò quando nel 1976 era ospite alla galleria d’arte “La Medicea” a Borgo San Lorenzo, durante una mostra d’arte. Grandi personaggi di una vita vissuta

(Aldo Giovannini)

 

 

 

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