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Firenze coinvolta nel maxi blitz antimafia. Arresti e sequestri in tutta Italia

L’inchiesta ha messo in luce il coinvolgimento della criminalità organizzata in diversi reati gravi, tra cui estorsioni, traffico di sostanze...

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Una foto dell'operazione Una foto dell'operazione © Carabinieri Palermo
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Il maxi blitz antimafia che ha preso piede nelle ultime ore in diverse province italiane ha toccato anche Firenze, con un'operazione dei carabinieri del comando provinciale di Palermo che ha messo a segno un duro colpo ai mandamenti mafiosi. L'operazione, che ha visto il coinvolgimento di 1.200 carabinieri, ha portato all'esecuzione di 183 misure cautelari, tra cui arresti, sequestri di droga e scommesse illegali.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo sotto la supervisione del procuratore Maurizio de Lucia, dell’aggiunto Marzia Sabella e dei sostituti procuratori, hanno interessato diverse città italiane. Firenze è stata toccata da vicino, con l’arresto di un uomo siciliano, finito in manette nel Mugello, appena giunto da pochi giorni a lavorare in una ditta edile.

Le forze dell'ordine hanno operato con una presenza massiccia sul territorio, con l'impiego di reparti specializzati come i cacciatori di Sicilia e il IX nucleo elicotteri di Palermo, concentrandosi principalmente nelle zone di Firenze e nelle sue periferie. Questo intervento è stato parte di un'operazione più ampia che ha colpito altre città italiane come Catania, Trapani, Reggio Calabria, Arezzo e Milano, mirando a smantellare un'organizzazione mafiosa ben radicata nel panorama criminale italiano.

L’inchiesta ha messo in luce il coinvolgimento della criminalità organizzata in diversi reati gravi, tra cui estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti, gioco d'azzardo illegale e tentati omicidi. Nella città toscana, il blitz ha messo in luce anche il fenomeno delle scommesse online illegali, che secondo le indagini sarebbero state gestite da alcuni imprenditori che avevano legami con la malavita locale. Le piattaforme di gioco d'azzardo illegale erano infatti registrate a Malta, ma utilizzavano un sito legale come schermo per nascondere la loro natura illecita.

Il traffico di droga ha rappresentato un altro fronte caldo dell'operazione, con sequestri che hanno riguardato oltre 50 chili di sostanze stupefacenti tra cocaina, hashish e crack. La criminalità organizzata, attraverso il controllo del mercato delle droghe e delle scommesse, ha trovato un ulteriore canale per finanziare le proprie attività, tra cui il mantenimento dei detenuti e altre operazioni mafiose.

L’arresto dell'uomo in Mugello evidenzia il radicamento delle attività mafiose anche in Toscana, una regione storicamente meno colpita da episodi di criminalità organizzata rispetto ad altre parti d’Italia. L’operazione, infatti, ha confermato che anche in territori ritenuti più tranquilli, come Firenze, la mafia riesce a infiltrarsi e a gestire attività illecite con modalità sempre più sofisticate.

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