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La capitale del rinascimento snobba l'arte? Un aiuto per l'ISS Alberti Dante

Una scuola gioiello con tantissime iscrizioni e troppe frammentazioni di sedi.

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La protesta dei genitori dell'Alberti-Dante La protesta dei genitori dell'Alberti-Dante © <ok<news24
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"Scuola al centro" è lo slogan del loro disagio. Un disagio che lunedì, in occasione del consiglio comunale sarà portato proprio sotto le finestre del Salone dei Duecento.
Sono i genitori, gli studenti e gli insegnanti dell'IIS Alberti - Dante a raccontarci la paradossale vicenda di una scuola fiore all'occhiello della città con un boom d'iscrizioni in costante ascesa e di contropasso la frammentazione di sedi e succursali.

L’IIS Alberti-Dante  nasce nel settembre del 2008 dalla fusione tra due istituzioni della città, lo storico Liceo Classico Dante recentemente arricchito con la creazione del Liceo Musicale e lo storico Liceo Artistico Leon Battista Alberti. 
Dalla fusione ha preso avvio la costituzione del “Polo Umanistico delle Arti per un Nuovo Rinascimento” promossa dal MIUR e accolta dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana, dal Comune di Firenze e da istituzioni cittadine di Alta Formazione quali l'Accademia di Belle Arti e il Conservatorio “Cherubini”.  
Sembrava una promessa, soprattutto per gli studenti e le studentesse, questa  prospettiva di sinergia fra i tre indirizzi umanistici, ma le sinergie hanno bisogno di condividere tempi e spazi.

La storia, l’identità stessa di questi licei affondano le proprie radici nel centro storico di Firenze e si rivolgono, per tradizione e vocazione, ad un’utenza che proviene prevalentemente dall’area nord del territorio metropolitano e dell’intera provincia.
E dove, se non nel centro storico di Firenze, là dove si concentra un inestimabile patrimonio storico ed artistico, dovrebbe avere sede il “Polo Umanistico delle Arti per un Nuovo Rinascimento”? 

Come è impensabile costruire un futuro senza passato, così è impensabile costruire un nuovo Rinascimento lontano dai luoghi, dalle opere, dalla testimonianza più viva e tangibile del Rinascimento storicamente inteso.
E non è solo l’Istituto Alberti-Dante ad avere bisogno del centro storico fiorentino: anche il centro storico fiorentino ha bisogno dell’Istituto Alberti-Dante, per non essere abbandonato esclusivamente alla fruizione consumistica e predatoria del turismo di massa mordi e fuggi e per ritrovare la propria funzione formativa e educativa.

Negli ultimi anni il liceo Alberti-Dante come accennato ha registrato un incremento delle iscrizioni dovuto anche alla sua collocazione centrale e a diretto contatto con tutto il patrimonio artistico e culturale che il centro della città offre.

Ma c'è di più. La frammentazione delle sezioni e classi su ben quattro sedi diverse obbliga a una frammentazione anche della didattica oltreché rendere poco agevole la fruizione di aule e laboratori già di per se, in alcuni casi, non proprio adeguati.
Come possono i ragazzi sparpagliarsi in più sedi e poter fruire di una didattica e continuità di programmi adeguata?

La loro richiesta all'amministrazione è semplice e chiara, ma dietro c'è una complessità enorme da saper gestire.
Varare un progetto, organico e concreto, per il futuro dell'istruzione classica, musicale ed artistica della nostra città, individuando spazi adeguati, adeguatamente attrezzati e curati, in modo da garantire alle generazioni di poter fruire e frequentare del patrimonio artistico e culturale del nostro centro storico.
Ricordiamo che investire sulla scuola significa investire sul futuro.

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