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"La guerra delle grucce" e nuovi scenari criminali tra Firenze e Prato

Oltre un anno fa in un intervista concessa a Ok!Firenze parlai del problema.

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La guerra delle grucce La guerra delle grucce © leolintang per deposirphotos
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Da direttore mi preme fare una breve intoduzione all'articolo che segue. Lo faccio perchè le sottovalutazioni specie degli episodi criminali sono molto pericolose. La "guerra delle grucce" è in pieno svolgimento con una escaltion giorno dopo giorno sempre più preoccupante. Ebbene, Salvatore Calleri che dell'articolo che segue è autore ed ha una sua rubrica qui all'interno di Ok!News24 dal suo osservatorio privilegiato della Fondazione Antonino Caponnetto aveva lanciato l'allarme già molto tempo fa, inascoltato.
Eraa luglio 2024 quando in un'ampia intervista concessa a Ok!Firenze sulla sicurezza lanciò l'allarme sulla guerra delle grucce. (articolo qui). Riflettiamo e leggiamo la sa interessante analisi.

Ultimamente la criminalità tra Firenze e Prato, una macro-area che copre l'ex territorio provinciale fiorentino ante 1996, risulta più pericolosa del solito. Ben al di sopra della perniciosa questione delle spaccate.
A Prato si spara ed è in corso una guerra di mafia, detta delle grucce, internazionale. A Firenze si spara, in modo minore rispetto a Prato,  ma per regolare i rapporti di forza tra gang di pusher. 
La guerra delle grucce ha già visto 3 morti e numerosi feriti all'interno del mondo delle triadi, organizzazioni mafiose cinesi.
Tali triadi storicamente sono presenti nel triangolo Firenze-Prato-Osmannoro. Il conflitto si è fino ad ora esteso a Roma, in Francia e Spagna. Occorre affrontarlo senza se e senza ma. Occorre rafforzare gli organici della procura di Prato, creare una sezione distaccata della Dda, estendere agli stranieri le norme sui collaboratori e sui testimoni così come non limitare la durata delle intercettazioni per determinati reati spia indicatori della presenza mafiosa. Lo dice pure il Procuratore Tescaroli che ha il mio totale sostegno.

A Firenze ci sono le gang almeno 40, probabilmente 50. Le armi da fuoco sono rare. Ma l'ultimo episodio avvenuto all'Isolotto preoccupa. Dei pusher che sparano. La città non è abituata e non è pronta. Tempo fa lanciai l'allarme che era vicina l'escalation della situazione. Ebbene ci siamo quasi. Occhio che le città così le perdiamo. Non rimane troppo tempo. Se la reazione delle città, del governo locale e nazionale, della classe socio-politica, ripeto senza se e senza ma, non sarà forte Firenze e Prato saranno perse irrimediabilmente.

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