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Marradi verso le elezioni: 7 domande per 7 giorni: La fabbrica dei Marroni

Tema: vicenda fabbrica dei marroni.

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7 domande per 7 giorni 7 domande per 7 giorni
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In vista delle elezioni amministrative di Marradi 2023 abbiamo deciso di presentarvi i candidati in corsa sottoponendo a loro le stesse domande sul presente e il futuro del paese.
"7 domande per 7 giorni" nasce per conoscere i programmi politici e amministrativi degli aspiranti Sindaco attraverso 7 macro argomenti d'interesse collettivo:
- viabilità e trasporti
- sanità
- crisi demografica
- fondi Pnrr
- vicenda fabbrica dei marroni
- tutela dell'ambiente e del paesaggio
- futuro

Tutti i giorni della settimana a mezzogiorno troverete le risposte dei candidati!
Ecco cosa dicono i candidati Stefano Benedettini per il Centro Destra Unito, Rudi Frassineti per Anima Marradi e Tommaso Triberti per Insieme per Marradi sul tema:
vicenda fabbrica dei marroni
(le risposte saranno redatte in rigoroso ordine alfabetico del cognome del candidato)

DOMANDA 5- VICENDA FABBRICA DEI MARRONI
5 - Vicenda Fabbrica dei Marroni
Dopo la vertenza del 2022 e la perdita della produzione dei marron glacè un progetto finanziato Gal start intende fare di Marradi il centro di un distretto del marrone con il marchio “La via del Marrone”. Destagionalizzazione e nuove linee di prodotto per il rilancio della fabbrica ma servono anche gli annunciati progetti di riorganizzazione (viabilità, accessi, sottoservizi) dell’area industriale di S. Adriano anche per attrarre altre realtà economiche. A che punto siamo con queste opere?

STEFANO BENEDETTINI (Centro Destra Unito)
Al momento è tutto in stand By, ci siamo recati alla Fabbrica dei Marroni ed incontrato il proprietario, ad oggi il lavoro delle operaie è quello che veniva fatto trent’anni fa, aspettiamo di vedere come evolve la situazione e capire se alle promesse seguiranno i fatti.
Per noi in un modo o nell’altro dare vita nuovamente alla produzione di Marron Glacès a Marradi è una priorità assieme ad altri prodotti che possono essere richiesti dal mercato.
Sempre con i nostri parlamentari di riferimento, nell’incontro del 24 aprile, con alcuni imprenditori insediati a Marradi, abbiamo valutato la possibilità di aumentare la logistica dei trasporti, coinvolgendo la linea ferroviaria per trasporto delle merci e sappiamo che hanno bisogno di aiuto anche per altre infrastrutture per la loro permanenza sul territorio

RUDI FRASSINETI (Anima Marradi)
L’agricoltura, la castanicoltura, le attività ad esse correlate e i prodotti di eccellenza che ne derivano sono e potranno essere sempre più un elemento caratterizzante del nostro territorio. La tendenza del consumatore a una maggior consapevolezza riguardo ai prodotti di qualità, unita al crescente interesse per la storia e per i processi produttivi, può rappresentare la leva mediante la quale rinnovare, rinforzare e promuovere l’immagine e il valore del nostro prodotto di punta, il Marron Buono, investendo sulla promozione e sulla diffusione sia del prodotto fresco che del trasformato.
Destagionalizzare il prodotto, sganciandolo dal periodo autunnale e invernale, è una priorità che perseguo fin dai tempi in cui ricoprivo la carica di presidente della Strada del Marrone, ma per farlo servono sia investimenti nel settore gastronomico, una  formazione costante, seguendo un progetto organico di valorizzazione del prodotto.
Un nuovo marchio, se destinato a rimanere un contenitore vuoto, è l’ultima cosa di cui si sente il bisogno: basterebbe investire sulla denominazione Marron Buono di Marradi, che è un elemento distintivo già conosciuto e un innegabile biglietto da visita del nostro territorio.
A questo scopo riteniamo necessario realizzare un censimento sistematico dei castagneti presenti sul territorio comunale, al fine di individuare quali fra essi siano produttivi, per avviare di seguito processi volti all’incremento della produzione castanicola e favorire investimenti in questo settore attraverso nuovi impianti e/o riconversione del selvatico.
È auspicabile inoltre l'avvio di un processo di valorizzazione del legno di castagno per l'uso in edilizia e nella falegnameria di qualità.
Al fine di investire sul valore scientifico e culturale del castagno e del marrone, intendiamo poi rafforzare il ruolo operativo del Centro Studi e Documentazione sul Castagno e della Strada del Marrone, favorendo la collaborazione con università ed enti di ricerca.
È innegabile che Marradi possieda un gran numero di maestranze specializzate e di competenze di alto livello sulla filiera castanicola. Vogliamo valorizzarle al meglio realizzando un progetto di marketing territoriale, strutturato attraverso il supporto di professionisti del settore.
Per quanto riguarda la vertenza dell'Ortofrutticola del Mugello, dobbiamo mantenere alta l’attenzione. Per noi quella vicenda non è chiusa, le ombre rispetto a un piano industriale lacunoso restano pesanti. Le nuove linee di prodotto, che erano state annunciate per la fine del 2022, non sono ancora state avviate e non sappiamo cosa accadrà dopo il 31/12/2023.
Noi, a differenza di altri ci manterremo vigili, così come lo fummo già nella primavera 2021, quando cogliemmo i primi segnali che qualcosa non andava. Segnalai questa preoccupazione io stesso con un’interrogazione in Consiglio Comunale e chiesi chiarimenti. La risposta dell’amministrazione comunale fu imbarazzante: ammisero che sostanzialmente non ne sapevano nulla, che dalle poche informazioni in loro possesso risultava tutto a posto, chiedemmo approfondimenti che non ci sono stati, coi risultati che purtroppo tutti conosciamo.
Per quanto riguarda l’infrastrutturazione dell’area artigianale, riteniamo necessario estendere e rafforzare la rete telematica - oggi decisamente fragile in quell’area - portando la vera fibra alle aziende.
Intendiamo avviare processi virtuosi volti a ridurre i costi energetici a carico di imprese e aziende, diventando di fatto partner attivi nella progettazione e nella realizzazione di una comunità energetica che coinvolga tutta l’area. Sia nell'area industriale santadrianese che nell'area artigianale di Filetto dove inoltre deve essere completata la lottizzazione di una parte.
A Sant'Adriano è necessario poi valutare la situazione del sistema di rete fognaria e del depuratore.
Dal punto di vista della rete viaria della zona, non vediamo alcun bisogno di sprecare denaro pubblico in rotonde faraoniche, come ipotizzato da qualcuno, ma riscontriamo invece la necessità di migliorare gli svincoli in entrata e in uscita dall'area industriale e di risolvere il problema segnalato da alcune aziende, che si trovano allagate in caso di forti piogge. La prevenzione di questo problema passa infatti per la realizzazione da parte del Comune di opere volte alla corretta gestione delle acque meteoriche.

TOMMASO TRIBERTI (Insieme per Marradi)
Marradi ha rischiato di perdere uno dei suoi presidi più importanti. Ora la fabbrica è aperta e sta lavorando. Qualcosa si è perduto ma stiamo lavorando e continueremo a farlo perché dalle difficoltà passate si possano creare nuove e maggiori opportunità, con la realizzazione di un consorzio di castanicoltori e il distretto del marrone, con nuove realtà, dove potrà tornare anche la produzione del marron glacés. Il bando del Gal start vinto è un altro punto per lo sviluppo del settore, ma è un punto di partenza.
Il progetto preliminare della riorganizzazione dell’area industriale di S.Adriano, che si sta andando a completare, garantirà l’opportunità a nuove aziende di poter arrivare e a quelle che oggi ci sono di potersi sviluppare, che siano legate al marrone ma non solo.

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