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Raccolta firme per Gabriele Sarti. Licenziato per aver denunciato mancanza mascherine

Come aderire

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Porta a porta. Porta a porta. © N.c.
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Questo l'appello dei lavoratori (iscritti e non iscritti ai sindacati) per Gabriele Sarti, il lavoratore della cooperativa per la raccolta porta a porta che è stato licenziato per aver denunciato sulla stampa la mancanza di dispositivi di protezione: Gabriele lavorava per ATI – Cooperativa che lavora in appalto per ALIA (Toscana Centro) – nello specifico si occupava della raccolta porta a porta dei comuni del Mugello (Borgo san Lorenzo). La sua colpa è stata quella di aver segnalato l’assenza dei dispositivi di protezione individuali ed il mancato rispetto di quanto previsto dalle disposizioni del Ministero della Salute, della Regione Toscana, dell’Istituto Superiore della Sanità, nonché dal protocollo d’intesa per i servizi ambientali del 19 marzo, firmato dalle associazioni datoriali e dalle organizzazioni stipulanti il CCNL di categoria.

Sono queste le disposizioni nazionali relative alla regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Inascoltato e ignorato, Gabriele si è rivolto ad un giornale, facendo quello che chiunque avrebbe voluto fare. Dopo la pubblicazione della sua intervista, è stato licenziato da ATI che, invece di intervenire per la tutela dei suoi operai, lo ha accusato di aver screditato l’immagine dell’azienda.

Non possiamo lasciare solo un nostro collega e delegato RSA! Noi, lavoratori/trici dell’Igiene Ambientale (aderenti alle rappresentanze di base e strutture autorganizzate) e di altre organizzazioni sindacali (e non), denunciamo questo atto arrogante che vuole intimidire i lavoratori e che mette a rischio contagio i loro familiari e l’intera comunità! Per questo motivo abbiamo organizzato una raccolta firme per Gabriele.

CHIEDIAMO

L’immediata revoca del licenziamento e reintegra del lavoratore;
L’applicazione di tutte le norme previste per la sicurezza e il contenimento del contagio da COVID -19.

Per adesioni scrivere all'indirizzo email: [email protected]

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