x
OK!Firenze

Multiutility Toscana, critiche sulla gestione di Plures e sul ruolo dei comuni soci

Un ulteriore punto sollevato riguarda l’acquisto, da parte di Plures, di un impianto fotovoltaico a Benevento...

  • 47
Alia Plures Alia Plures © Alia
Font +:
Stampa Commenta

La gestione della multiutility toscana Alia Plures è al centro di una presa di posizione critica da parte dell’onorevole Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e componente dell’VIII Commissione Ambiente della Camera. In una nota diffusa il 21 dicembre, la parlamentare ha espresso forti perplessità rispetto ad alcune scelte strategiche e di spesa, giudicate poco comprensibili alla luce dell’aumento delle bollette e di una percezione diffusa di peggioramento dei servizi offerti ai cittadini.

Secondo Mazzetti, la governance della multiutility risulterebbe sbilanciata a favore del Comune di Firenze, a discapito degli altri enti locali soci, come Prato, la Piana fiorentina e gli altri territori che contribuiscono economicamente al funzionamento della società. In questo contesto viene citato il finanziamento del Capodanno fiorentino, sostenuto da Plures in qualità di main sponsor, scelta che, secondo la deputata, solleva interrogativi sulla coerenza tra l’utilizzo delle risorse e le finalità istituzionali della multiutility.

La critica si estende anche alla comunicazione aziendale, ritenuta costosa e in contrasto con la gestione effettiva, descritta come “fiorentinocentrica” e poco partecipata. Mazzetti sottolinea come i comuni produttivi non possano essere considerati esclusivamente come fonti di risorse, senza un reale coinvolgimento nei processi decisionali e nelle scelte strategiche di investimento.

Un ulteriore punto sollevato riguarda l’acquisto, da parte di Plures, di un impianto fotovoltaico a Benevento, operazione definita difficilmente giustificabile dal punto di vista economico e territoriale. La parlamentare si interroga sulle finalità dell’investimento e sui benefici concreti per la Toscana, evidenziando come la regione sconti un ritardo strutturale nello sviluppo degli impianti per la produzione di energia, in particolare nel settore della gestione dei rifiuti e della loro valorizzazione energetica.

Nel documento viene richiamata la necessità di colmare le carenze infrastrutturali regionali, come la mancata realizzazione di impianti in grado di chiudere il ciclo dei rifiuti e restituire energia a cittadini e imprese attraverso tecnologie avanzate. Secondo Mazzetti, una svolta sarebbe possibile solo attraverso una gestione improntata a maggiore trasparenza, a una reale partecipazione paritaria dei soci e a investimenti mirati sul territorio, con l’obiettivo di migliorare i servizi e contenere i costi a carico degli utenti.

Lascia un commento
stai rispondendo a