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Massimo impegno della Regione sullo stabilimento Ing. Fiorentini di Firenzuola

Il Consiglio regionale approva all’unanimità l’atto che impegna la Giunta a mettere in campo tutte le azioni possibili per affrontare la crisi aziendale.

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Stabilimento Ing. Fiorentini Stabilimento Ing. Fiorentini © Fiorentini
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La ristrutturazione aziendale della Ing. O. Fiorentini è stata al centro del dibattito del Consiglio regionale nella seduta del 6 dicembre. Nella mozione presentata da Italia Viva e approvata dall’Aula all’unanimità si esprime sostegno e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori dell’azienda nello stabilimento di Firenzuola. Si impegna poi la Giunta a mettere in atto tutte le azioni possibili per affrontare e risolvere i problemi che erano alla base delladecisione dell'azienda Ing. O. Fiorentini di Firenzuola di chiudere lo stabilimento e trasferire la produzione a CastelSan Pietro Terme, in provincia di Bologna.

È previsto poi l’impegno a istituire con la massima urgenza un tavolo regionale di coordinamento con Toscana ed Emilia-Romagna, con le città metropolitane di Firenze e Bologna e il comune di Firenzuola, per affrontare la crisidell'Azienda Ing. O. Fiorentini. È previsto infine l’impegno a proseguire con le misure messe in campo dalla Regionein materia di sostegno alle aziende che operano nelle aree interne, rafforzando gli interventi qualora si verifichinosituazioni simili.

Nell’illustrazione dell’atto il consigliere regionale di Italia Viva Maurizio Sguanci ha sottolineato come “si tratti di un’azienda importante di Firenzuola, con 80 dipendenti, tutti residenti nel comune che sarebbero difficilmente reimpiegabili. Per questo chiediamo un tavolo di concertazione con tutte le realtà interessate per affrontare la crisi e mettere in atto tutte le azioni per risolverla. Le decisioni sono da assumere nel 2025 e per questo c’è tempo per scongiurare questo fatto. Bisogna proseguire con le misure messe in campo dalla Regione per aiutare le aziende in zone montane. Dobbiamo farci carico degli interventi per farle prosperare e non solo sopravvivere. Per farlo la Regione deve assumere degli impegni, con tutte le parti messe in campo, dai comuni interessati ai sindacati”.

La consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi, condividendo la mozione nella parte che riguarda la difesa della tenuta sociale delle aree interne ha precisato che “dopo un primo allarme è seguito un confronto e l’allarme è rientrato. L’amministrazione dell’azienda ha rassicurato sul fatto che continuerà la produzione. Si tratta di 80 famiglie che vivono in una realtà disagiata e il tema dell’accessibilità delle aree interne è centrale. Serve uno sforzo comune sul fronte delle risorse da mettere in campo sulle infrastrutture, in un territorio messo in ginocchio da terremoto e alluvione. Ad oggi l’azienda ha deciso di rimanere sul quel territorio, tocca a noi stabilizzare situazioni come queste con risorse vere”.

Il consigliere regionale del Partito democratico Massimiliano Pescini ha spiegato che “la mozione risente della data in cui è stata scritta. La Regione Toscana in questo lasso di tempo, di circa un mese e mezzo, ha lavorato molto, ha convocato un’unità di crisi, ha interrogato azienda e proposto soluzioni. Sono state messe in campo risorse, e la proprietà ha ridefinito la sua posizione e ad oggi ha detto che non c’è intenzione di trasferirsi a Castel San Pietro lasciando Piancaldoli. La situazione è costantemente seguita per arrivare a intesa definitiva con l’azienda. Azienda importante anche per la Toscana e non solo per l’alto Mugello e per questo prendiamo atto del lavoro fatto con tenacia dalla Giunta e dalle amministrazioni locali interessate”.

In conclusione del dibattito il consigliere regionale della Lega Giovanni Galli ha chiesto il massimo impegno nel ripristino della viabilità in quella zona e “un impegno costante di attenzione su azienda e territorio che non può terminare oggi”.

 

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