
San Piero a Sieve si prepara a celebrare la Madonna del Conforto, un appuntamento profondamente radicato nella tradizione della comunità. Sabato 15 febbraio, i fedeli si riuniranno in preghiera presso la Colonna della Madonna del Conforto, monumento che sorge nell’omonima piazza e che ricorda un episodio storico risalente al 1799, quando gli insorti aretini del movimento Viva Maria sconfissero le truppe napoleoniche, costringendole ad abbandonare la Fortezza di San Martino e il paese.
Come ogni anno, la celebrazione non si concentra sugli eventi bellici, ma è un momento di raccoglimento e devozione, in parallelo con le cerimonie che si svolgono ad Arezzo, dove la Madonna del Conforto è venerata nella Cattedrale. Quest’anno, il programma subirà alcune variazioni: la tradizionale infiorata alla Colonna verrà mantenuta, ma la preghiera e la benedizione si terranno nel pomeriggio, alle 16:30. A seguire, una processione attraverserà le vie del paese per raggiungere la Pieve Millenaria, dove verrà celebrata la Santa Messa in memoria della Dedicazione della Pieve, avvenuta nello stesso giorno secoli fa.
Un appello per il restauro della Colonna della Madonna del Conforto
Le celebrazioni rappresentano anche un’occasione per riflettere sullo stato del monumento. Nel corso degli anni, la Colonna della Madonna del Conforto ha subito un progressivo deterioramento, sia nelle parti lapidee che nella struttura metallica. Per questo motivo, il Comitato 2012 II si è fatto promotore di una richiesta di restauro conservativo, coinvolgendo l’amministrazione comunale e la soprintendenza competente.
Tra le proposte avanzate, vi è anche la creazione di una zona di rispetto intorno alla Colonna, per preservarne l’integrità ed evitare che venga soffocata dalle strutture adiacenti o dal parcheggio di autoveicoli nelle immediate vicinanze.
L’impegno del Comitato è significativo, ma con il supporto della comunità sanpierina, che ha sempre dimostrato grande attenzione verso la tutela dei beni storici, l’obiettivo potrebbe essere raggiunto. Il restauro della Colonna non sarebbe solo un’operazione di conservazione, ma un gesto di riconoscenza verso un simbolo di fede e identità per il paese.