
Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) di Firenze lancia un’accusa forte e chiara: per quindici anni ha denunciato in solitudine il progressivo smantellamento della sicurezza pubblica, mentre politica e altri attori istituzionali restavano in silenzio. In occasione della conferenza stampa “Sicurezza a Firenze”, organizzata dai comitati cittadini, il segretario aggiunto del SAP di Firenze, Nicola Luconi, ha rivendicato con decisione le battaglie portate avanti dal sindacato e ha chiesto un cambio di passo immediato.
Luconi ha ricordato come il SAP sia stato protagonista di azioni eclatanti, come la tenda davanti a Montecitorio rimasta per 61 giorni e lo sciopero della fame per protestare contro i tagli alle forze dell’ordine. “Mentre ci tagliavano uomini, mezzi e dignità, altri dove erano?”, ha chiesto, denunciando la mancanza di supporto e visibilità mediatica in anni di mobilitazione.
Secondo il SAP, l’attuale percezione di insicurezza non è una novità improvvisa, ma la diretta conseguenza di politiche miopi, come la Legge Madia, che ha bloccato le assunzioni, svuotando gli organici e lasciando le forze dell’ordine senza ricambio generazionale e senza strumenti adeguati. Firenze paga ora il prezzo di scelte sbagliate: carenza di agenti, dotazioni obsolete, turni logoranti, sedi inadeguate e condizioni lavorative al limite della sostenibilità.
Il sindacato ha anche denunciato problemi strutturali che aggravano la situazione: mancanza di alloggi a prezzi sostenibili per gli agenti, riduzione di 300 posti auto dedicati alle forze dell’ordine, pressioni fiscali locali tra le più alte d’Italia e provvedimenti come lo “Scudo Verde” che complicano ulteriormente gli spostamenti dei lavoratori.
Il SAP riconosce come positivo l’annuncio di nuove assunzioni straordinarie da parte del Ministro dell’Interno Piantedosi, ma chiede misure concrete e durature. Tra le proposte, l’istituzione di un Osservatorio permanente sulla sicurezza a livello cittadino, con la partecipazione di istituzioni, comitati e forze dell’ordine.
Il messaggio è chiaro: la sicurezza non può essere oggetto di slogan o campagne estemporanee. Va pianificata, sostenuta e costruita con competenza e continuità. Il SAP ribadisce il proprio impegno al fianco dei cittadini e chiede alla politica locale di assumersi finalmente le proprie responsabilità.