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Storia & Storie borghigiane. I due fratelli soldati di Napoleone Bonaparte

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Storia & Storie borghigiane. I due fratelli soldati di Napoleone Bonaparte Storia & Storie borghigiane. I due fratelli soldati di Napoleone Bonaparte © n.c.
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Purtroppo abbiamo letto in ritardo di una conferenza storica che si è tenuta lo scorso giovedi (29 marzo 2018) a Firenze (Hotel Atheneum in via Cavour), a cura degli “Amici del Museo Stibbert”, tenuta da due emeriti professori come Ugo Barlozzetti e Paolo Coturri. Conferenza storica che verteva sulla figura di Pietro Baldini….” - nato a Borgo San Lorenzo, che, nel 1813, a Bautzen, si guadagnò sul campo la promozione di ufficiale e la decorazione della Legion d’Onore, il cui pezzo originale è conservato oggi nel Museo Stibbert. 35 anni dopo, nel 1848 lo troviamo a comandare il 1° battaglione di Linea Toscano a Curtatone, al fianco di altri veterani della Grande Armée -. Amanti come siamo della storia locale, e dopo aver letto il libro di Gianni Doni (già comandante della Polizia Municipale di Borgo San Lorenzo sotto l’amministrazione Bettarini), autore di un bel volume sui toscani che combatterono con le Armate Napoleoniche, la nostra curiosità ci ha spinto a ritrovare le origini di Pietro Baldini: chi era la sua famiglia, dove abitavano, qual’era la loro posizione sociale all’interno del loro paese natio, all’epoca un piccolo castelletto quasi ancora integro con le sue mura merlate, le sue torri e le quattro porte d’ingresso. Dunque Pietro Baldini, nato in via dè Rosaj ( attuale via Gualtierotti Morelli) il 27 ottobre 1793, nell’antico edificio di proprietà della sua famiglia, nobili fiorentini, di cui un ramo si inurbò a Borgo San Lorenzo all’inizio del ‘600, a soli 19 anni nel 1813 fu coscritto al servizio militare francese addirittura nel Corpo delle Guardie d’Onore a Cavallo di S.A.R. la Granduchessa Elisa Bonaparte, quindi inviato sui campi di battaglia in Germania dove prese parte alla sanguinosa battaglia di Bautzen in Sassonia (12 mila morti sul campo), come appunto si legge nelle note storiche di cui sopra. Ma la grande sorpresa in questa piccola ricerca è stata quella che Pietro Baldini ebbe un fratello di nome Enrico, più giovane di due anni, nato a Borgo San Lorenzo il 17 luglio 1795, il quale anche lui fu coscritto nell’esercito napoleonico nel 1813, affiliato nel 13° Reggimento Ussari a Cavallo, promosso a Sotto-Tenente, dopo la battaglia di Carcasson. La storia poi continua poichè Pietro Baldini, il personaggio all’attenzione della conferenza di Firenze, nel 1848, cioè dopo 35 anni della battaglia di Bautzen, era al comando del I° Battaglione di Linea Toscana a Curtatone e Montanara, vicino al Capitano Francesco Pecori Giraldi (sempre di Borgo San Lorenzo che comandava il Battaglione degli Studenti Universitari Fiorentine, nelle leggendarie battaglie risorgimentali). Scritto questo, ricordiamo brevemente che la famiglia Baldini era fra ’600, ‘700 e metà ‘800, una delle più notabili famiglie borghigiane, possidenti, proprietari terrieri con alcuni poderi e fattoria in località Collina, Vigiano e Poggio Secco. Nel 1850 Enrico Baldini, il fratello di Pietro, ultimo di sua schiatta, quello che aveva combattuto con il Reggimento Ussari, tornando d’abitazione a Firenze vendette l’atavico Palazzo di via dè Rosaj al N.H. Alfonso Chiarissimo Rosselli Del Turco. Piccole e lontane storie paesane. Com’è nostro costume ecco alcune immagini fotografiche ed iconografiche a corredo della recensione storica di questi due fratelli borghigiani che combatterono come ufficiali nelle file dell’Armate Napoleoniche.     (Foto A.Giovannini – Archivio Pieve di San Lorenzo)

 

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Commenti 5
  • Giuseppe

    Grande Aldo

    rispondi a Giuseppe
    mar 1 maggio 2018 07:10
  • Gilberto

    Ma chi avrebbe mai detto che due fratelli di Borgo andassero con Napoleone, Che storie affascinanti. Ma ti dico io!

    rispondi a Gilberto
    mar 1 maggio 2018 07:06
  • Carlo

    E PENSARE CHE IN QUEL PALAZZO CI HO ABITATO PER 20 ANNI. CHI NE SAPEVA NIENTE. GRAZIE SIGNOR ALDO

    rispondi a Carlo
    mar 1 maggio 2018 04:00
  • Aldo Giovannini

    Ringraziamo il prof. Paolo Castelli dell'esatta dizione del prof, Barlozzetti e non Barzolletti come abbiamo scritto. E pensare che lo conosciamo da tanto tempo. Cose che accadono, anche a noi poveri scribacchini di paese.

    rispondi a Aldo Giovannini
    mar 1 maggio 2018 03:50
  • Paola

    Interessantissimo. Quante storia borghigiana !!

    rispondi a Paola
    mar 1 maggio 2018 03:31