
La Regione Toscana sollecita un quadro normativo chiaro e criteri omogenei per la gestione delle concessioni del commercio ambulante, evitando soluzioni frammentarie che possano creare squilibri tra i territori. La richiesta arriva in attesa delle linee guida nazionali, ancora in fase di elaborazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, necessarie per definire i nuovi bandi di assegnazione delle concessioni in scadenza nel 2027. A oltre un anno dall'entrata in vigore della legge sulla concorrenza (l. 214/2023), il settore resta in una situazione di incertezza normativa.
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, e l’assessore all’economia e al turismo, Leonardo Marras, hanno espresso preoccupazione per l’attuale stallo, che impedisce ai Comuni di assegnare nuove concessioni o rinnovare quelle scadute, rischiando di paralizzare l'intero comparto.
Nei giorni scorsi il Ministero ha presentato una nuova bozza delle linee guida, introducendo il criterio delle intese territoriali tra Regione e singoli Comuni. Tuttavia, questa soluzione non tiene conto della realtà del settore, in cui molti esercenti operano in più comuni e, talvolta, in diverse regioni.
Secondo Giani e Marras, è necessario garantire una normativa uniforme a livello nazionale per assicurare una gestione equa e trasparente delle concessioni. La Toscana, insieme alle altre Regioni, sta lavorando affinché le nuove disposizioni non creino disparità tra i territori. Il commercio ambulante rappresenta un elemento fondamentale del tessuto economico e sociale, e la sua regolamentazione deve tutelare sia gli operatori storici che le nuove attività.