Vaglia. Bufera sul Piano Strutturale. Borchi: 'Sabotatori'. Sacconi: 'Illegittimo' © n.c.
Scriveva ieri su Facebook, Leonardo Borchi, sindaco uscente di Vaglia (ex Pd e ora candidato per una lista civica): Oggi seduta del consiglio comunale con all’ordine del giorno anche l’approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni al Piano Strutturale e Piano Operativo pervenute. Inizio della seduta alle ore 10:00, approvazione delle controdeduzioni al PS, quindi interruzione ed aggiornamento alle ore 14:30. Dopo la discussione e votazione di 30 controdeduzioni al PO, i consiglieri di minoranza, gli unici 2 per la cronaca che erano presenti, Tomada e Baldi, hanno abbandonato la seduta per “sabotare il consiglio comunale”. Ci dovremo riunire di nuovo martedì 9 pv. alle 15:00, per votare le rimanenti 50 controdeduzioni che rimangono. Un’inutile perdita di tempo. Augh. Il Sindaco Leonardo Borchi Nota della redazione: su Facebook si è sviluppato un grosso dibattito intorno a questa ultima affermazione di Borchi, il quale comunque ha chiarito che la 'perdita di tempo' era riferita alla necessità di convocare un nuovo Consiglio Comunale e non al dibattito La nota di Sacconi (candidato per il Pd a sindaco di Vaglia): 'Nella giornata di ieri, a Vaglia, si è verificato qualcosa di grave e, al tempo stesso, importante. Nonostante i comizi elettorali siano già stati indetti, con un decreto governativo e un successivo decreto applicativo del Prefetto di Firenze (22/3/19), l’attuale Sindaco Borchi ha convocato un Consiglio Comunale straordinario per l’esame e l’adozione delle osservazioni presentate al Piano strutturale e al Piano Operativo. Una convocazione – dunque – più che dubbia sotto il profilo della legittimità, non essendo la pianificazione territoriale riconducibile a quegli atti urgenti ed inderogabili che, solo loro, la legge consente di trattare in fase preelettorale. In più, ai consiglieri il materiale, copioso e complesso, è stato consegnato in tempi inaccettabilmente vicini rendendo pressoché impossibile quell’esame attento e scrupoloso che la materia richiede. Confermando, con ciò, una concezione dell’assemblea elettiva come passiva cassa di risonanza del volere del Sindaco. Concezione evidentemente condivisa dai consiglieri di maggioranza che hanno ripetutamente, malamente e maleducatamente attaccato i loro colleghi di minoranza che sono invece entrati più volte nel merito, chiedendo spiegazioni e avanzando valutazioni critiche. Hanno insomma trasformato l’Aula del Consiglio in un saloon da Far West.. Tuttavia, nonostante questo clima avvelenato è stato possibile sospendere il Consiglio e bloccare, per il momento, questa operazione giacché due consiglieri di opposizione, Giovanna Tomada (PD) e Gabriele Baldi (Vaglia Futura) – cui va tutta la mia stima e solidarietà -hanno giustamente lasciato l’aula facendo venir meno il numero legale, peraltro già eroso dalla assenza di altri due consiglieri facenti parte di quella maggioranza blindata cui sopra ho accennato. Vedo che il Sindaco ha comunque riconvocato il Consiglio per martedì della prossima settimana, 9 aprile. Con tutta evidenza, se non ci fosse un auspicabile ripensamento in nome della democrazia informata e partecipata, la situazione sarebbe destinata a deteriorarsi ulteriormente anche sotto il profilo legale, obbligandoci a valutare tutte le strade percorribili per invalidare una tale, inaccettabile, forzatura. Ma la mia domanda, - conclude Guido Sacconi - alla quale dubito di ricevere risposta, è questa: perché? Perché questa forzatura? A quale scopo un Sindaco – che peraltro ha deciso di ricandidarsi – intende imporre decisioni così importanti e strategiche all’ultimo minuto dopo un mandato che è durato cinque anni? Per quali scopi? Per quali interessi?'



nonnoBeppe
Complimenti onorevole con la o minuscola