Se ne è andato Vincenzo Vincent Pota, il mitico disc-jockey (all'epoca li chiamavamo così) del "Club 67" di Firenze.
Per chi è cresciuto nei primissimi anni '70 quel locale è stato qualcosa di magico e Vincenzo fu l'artefice principale di quella magia. Dalla sua consolle insegnò a una generazione intera a ballare con la vera Soul Music. Passava Stevie Wonder, Ben E. King, Isley Brothers, Dionne Warwick, Temptations, Diana Ross e mille altri ma sempre di altissima qualità.
Una leggenda della musica fiorentina con una carriera la sua iniziata alla fine degli anni '60 in radio ma anche sulla strada a contatto con la gente grazie all'attività di commesso da Dischi Ricordi in piazza del Duomo e poi come titolare di Discomania, in via dei Cerretani.
Poi fu l'epopea delle radio libere e lui fu uno dei fondatori della storica Radio One, da lì poi Radio Blu passando per Lady Radio e Rdf.
"Abbiamo seguito con apprensione e preoccupazione questi ultimi giorni - hanno scritto i colleghi di Lady Radio -, nella speranza di notizie positive sulla sua salute, che purtroppo non sono arrivate. Per tutti noi quella di oggi è una giornata tristissima. Sempre sorridente e creativo, sempre pronto a consigliare i più giovani, sempre orgoglioso di far parte di Lady Radio". Tra i messaggi sui social molti lo chiamano "maestro", molti postano foto allegre in consolle, molti gli augurano "buon viaggio, amico mio".
Il primo a scrivere parole di cordoglio sul dj da anni voce familiare fiorentina è stato l'amico di vecchia data Carlo Conti. "Oggi se ne è andato un pezzo di storia delle radio libere fiorentine. Un grande uomo, un grande dj, un grande esperto musicale. La sua discomania sarà sempre con noi" ha scritto il presentatore.