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Ora Barberino - Caos trasporti a Barberino: annunci, smentite e disagi per i pendolari durante il Cantà Maggio

Il capolinea di piazza Cavour, da anni al centro delle critiche, continua a essere una zona problematica: spazi ristretti per la manovra...

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La sede ristrutturata La sede ristrutturata © Ora Barberino
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Deviazioni annunciate, poi ritirate senza spiegazioni. A Barberino torna il caos trasporti, e ancora una volta succede in occasione del Cantà Maggio, una delle feste più sentite del paese. Una situazione già vista, segnalata da tempo e – come nel 2023 – anche oggetto di un’interrogazione da parte del gruppo consiliare d’opposizione Ora Barberino. Ma, nonostante le promesse e le denunce, niente è cambiato. La chiusura al traffico di piazza Cavour per i mezzi pubblici era stata annunciata con largo anticipo, a partire da sabato scorso. Poi, nel pomeriggio di ieri, l’avviso è scomparso, senza alcuna comunicazione ufficiale. Solo attraverso passaparola e chat tra pendolari si è saputo che il percorso dei bus era stato ripristinato regolarmente, “fino a nuovo ordine”.

Un rimpallo di responsabilità – tra il Comune di Barberino e Autolinee Toscane – che ancora una volta lascia spazio solo a confusione e disagi: autisti lasciati senza indicazioni, pendolari spaesati, corse in ritardo e studenti costretti a rincorrere i mezzi lungo via Gramsci, nel tentativo di intercettare un autobus di passaggio.

Il capolinea di piazza Cavour, da anni al centro delle critiche, continua a essere una zona problematica: spazi ristretti per la manovra, totale assenza di ripari contro pioggia o sole, e una palina digitale posizionata in modo poco funzionale.

Il gruppo consiliare torna a chiedere interventi concreti: “Dopo anni di segnalazioni e disagi, l’amministrazione guidata da Sara Di Maio dovrebbe finalmente ascoltare le richieste dei cittadini e mettere mano a una situazione che ormai è fuori controllo”.

La sensazione, ancora una volta, è che manchi un coordinamento efficace tra enti locali e gestori del trasporto. E mentre si moltiplicano gli eventi pubblici, a farne le spese sono sempre i soliti: chi prende l’autobus ogni giorno.

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