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Faentina, il Comune di Dicomano in piazza: "Deluso dalle defezioni, serviva unità"

Il sindaco Amato ribadisce la necessità di un fronte compatto sulla protesta per il trasporto ferroviario, ma lamenta l'assenza di alcune istituzioni

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Massimiliano Amato Massimiliano Amato © Fotocronache germogli
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Il Comune di Dicomano sarà presente alla manifestazione per la linea Faentina, ma con un velo di amarezza. Il sindaco Massimiliano Amato esprime il proprio disappunto per la mancata adesione di alcune istituzioni locali, nonostante la battaglia per un servizio ferroviario efficiente riguardi l’intero territorio.

"Non possiamo permettere che divisioni e piccole polemiche minino l’efficacia della nostra azione" sottolinea Amato, denunciando il rischio di un’iniziativa frammentata che indebolisce la voce dei cittadini. Un segnale di una politica locale non sempre compatta, nemmeno quando in gioco c’è un servizio essenziale. Ecco la nota completa di Massimiliano Amato:

Domenica mattina il comune di Dicomano ci sarà; ci sarà perché il nostro sistema di trasporto ferroviario non sta rispondendo da troppo tempo ormai alle esigenze di tutti noi. Non sta rispondendo a chi ogni giorno si affida ai treni per andare a lavorare, per studiare, per vivere la propria vita. Ci sarà perché non possiamo ignorare più a lungo i disservizi che stiamo vivendo da troppo tempo. Ritardi cronici, cancellazioni all'ultimo minuto, materiale rotabile obsoleto e inaffidabile. Il trasporto ferroviario è una risorsa fondamentale per il nostro territorio. Non è solo una questione di comodità, ma di accessibilità. È una questione di pari opportunità.

Ogni cittadino, a prescindere da dove viva, ha il diritto di poter usufruire di un servizio di trasporto che sia puntuale, efficiente e sicuro. Ogni cittadino del Mugello e della Valdisieve deve poter contare su una rete che collega, non che divide.
E sul dividere devo dire, con grande sincerità, che non posso fare a meno di esprimere il mio disappunto riguardo ad alcuni aspetti organizzativi di questa manifestazione. Come sapete, qualche mese fa, in occasione del blocco della linea Faentina per lavori, insieme ad altri 15 colleghi sindaci, abbiamo scritto una lettera all’assessore regionale con l’intento di unire le forze e trovare una soluzione condivisa a un problema che tocca tutta la nostra comunità, senza distinzioni di territorio. Quella lettera, firmata da 16 sindaci, esprimeva la volontà di lavorare insieme come istituzioni locali portando con forza all’attenzione dell’assessore regionale, RFI e Trenitalia una situazione insostenibile.

Purtroppo, quello che sto vivendo personalmente adesso alla vigilia di questa manifestazione, come sindaco e come cittadino, che spero sia smentito dai fatti, non riflette quella visione di collaborazione e di unità che avevamo auspicato. Non solo vedo una manifestazione che incomprensibilmente dal mio punto di vista, non e’ riuscita a coinvolgere tutte le istituzioni locali del nostro territorio, ma purtroppo si rileva che alcune hanno lamentato difficoltà a intraprendere un confronto aperto e condiviso, creando una frattura che non aiuta a risolvere il problema, ma rischia di peggiorarlo. Una protesta orfana di una parte significativa delle istituzioni, delle voci che avrebbero potuto dare un contributo concreto alla discussione, non può essere vista come una proposta di soluzione. Al contrario, dimostra una visione miope, che rischia di minare quel clima di cooperazione che tanto ci è necessario. La questione del trasporto ferroviario è troppo importante per essere affrontata solo da una parte della comunità. Ogni comune, ogni sindaco, ogni amministrazione locale deve avere il diritto di farsi portavoce del disagio della propria comunità, perché i disservizi non riguardano solo una zona, ma l’intero territorio.

Se vogliamo davvero ottenere risultati concreti, dobbiamo essere uniti. La prima lettera inviata all’assessore regionale conteneva delle premesse positive: volevamo un tavolo di lavoro congiunto, basato sulla collaborazione tra le istituzioni e i cittadini, dove tutte le voci sarebbero state ascoltate. Una manifestazione che vede una partecipazione parziale, dove non tutte le istituzioni sono rappresentate e una potenziale polarizzazione nei confronti di un’area specifica, non possiamo fare a meno di temere che quella visione si stia diluendo.
Non possiamo permettere che le divisioni e le piccole polemiche interne minino l’efficacia della nostra azione. Il nostro obiettivo deve essere uno solo: migliorare il servizio ferroviario per tutti. E per fare questo, dobbiamo tornare a lavorare insieme, senza che nessuna parte del nostro territorio si senta esclusa.

Massimiliano Amato
Sindaco di Dicomano
 

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