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A Gastone Nencini il premio "Bondonero ad honorem"

Monte Bondone che ha scandito la vittoria di Tappa ma anche la vittoria del Giro d’Italia nel 1957

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La consegna del premio a Elisabetta figlia di Gastone Nencini La consegna del premio a Elisabetta figlia di Gastone Nencini © NN
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Tanta emozione e tanti ricordi, su quella salita del Monte Bondone che ha scandito la vittoria di Tappa ma anche la vittoria del Giro d’Italia nel 1957. Gastone Nencini ha scritto la sua pagina di storia sul Monte Bondone meritando l’ambito riconoscimento di “BONDONERO AD HONOREM”, voluto e ideato da Lino Nicolussi pioniere storico di questa montagna, maestro di sci e allenatore del Monte Bondone, che da anni ha fondato l’associazione “I BONDONERI”. Una pergamena per grandi personaggi e campioni dello sport che sono passati dal Monte Bondone, e hanno portato il nome di questa montagna nel mondo, grazie ai loro risultati di altissimo livello. Uno fra tutti l’indimenticabile ciclista lussemburghese Charly Gaul, l’Angelo della Montagna che ha vinto il Giro d’Italia nel ’56, conquistando la tappa del Monte Bondone sotto la neve l'8 giugno, esattamente la ventesima tappa, da Merano al Monte Bondone, in una giornata da tregenda, caratterizzata da neve, vento e gelo.

Lino Nicolussi:” Sono felice e onorato di aver consegnato questo riconoscimento a Elisabetta figlia di Gastone Nencini, per il suo alto valore di atleta e di uomo. Ogni curva della nostra salita del Giro, porta con se tanti ricordi, tante fatiche, tante emozioni e noi grazie a questo rinascimento vogliamo ringraziarlo e farlo conoscere a tutti. Nencini oggi fa ufficialmente parte del nostro territorio come già in passato Charly Gaul ed altri che verranno in futuro. Ringrazio il Sindaco di Trento Franco Ianeselli aver consegnato di persona la pergamena a Elisabetta, e ringrazio tutte le altre autorità e gli amici presenti oggi in questa cerimonia”.

Elisabetta Nencini:” Sono fortemente commossa, vivo emozioni forti che mi riportano al mio babbo. Questa mattina salendo ho proprio pianto pensandolo sulla sua bici mentre puntava alla Cima del Monte Bondone. Sento che lui oggi era qui con noi, che avrebbe apprezzato moltissimo questo premio. Questo territorio è ricco di valori dello sport,, di sentimenti, di gente di montagna da amare e apprezzare. Ringrazio Lino Nicolussi per tutto questo, per aver pensato a mio padre e per avermi regalato tante immagini di un pezzo di storia che ho sempre nel cuore anche se il mio babbo se ne andato troppo presto. Ora siamo parte del Monte Bondone anche noi.”

Franco Ianeselli:”Una bellissima cerimonia per una parte di storia autentica del Monte Bondone. Un riconoscimento straordinario ad un grande campione come Nencini, che va fatto conoscere a tutti grandi e piccini, perché la storia è una gran parte di noi. Un grandissimo grazie al grande Lino Nicolussi, unica memoria storica del Monte Bondone che con questi riconoscimento di BONDONERO AD HONOREM, fa comprendere quanto sia grande l’Alpe di Trento”.

Gastone Nencini, fiorentino classe 1930 è stato professionista dal 1953 al 1965, ha vinto il Tour de France grazie al quale è tutt’oggi il quarto dei sette vincitori italiani del Tour dopo Ottavio Bottecchia, Gino Bartali, Fausto Coppi, Felice Gimondi, Marco Pantani e Vincenzo Nibali. Era soprannominato "IL LEONE DEL MUGELLO”, per il coraggio e la determinazione in corsa.

Ha indossato 9 volte la Maglia Rosa e ha vinto il Giro d’Italia nel 1957 ad una media record (37,486 km/h) rimasta imbattuta per ben 26 anni, anche se avrebbe potuto confermarsi anche nel 19555, se non fosse stato vittima di una foratura e non fosse stato attaccato da Fiorenzo Magni e Fausto Coppi, che riuscirono ad arrivare soli al San Pellegrino. Oltre alla vittoria generale del Giro d’Italia del 1957 si aggiudicò otto tappe di cui la Tappa del Monte Bondone.

Vinse la 47ma edizione del Tour de France nel 1960 sfiorando cosi la grande impresa di vincere nello stesso anno sia il Giro che il Tour. Nella Grande Boucle Nencini portò la maglia gialla fino a Parigi senza riportare vittorie di tappa, ma mostrando le sue grandi qualità di discesista, ma anche attaccando le montagne, gestendo la corsa anche al comando. Nencini ha fatto parte anche della squadra ciclistica Clorodont guidata dal Bondonero Rolly Marchi.

Nencini vestì sei volte la maglia azzurra della Nazionale Italiana. Fu molto importante il suo ruolo in quanto portò Ercole Baldini alla maglia iridata nel 1958 a Reims. Nencini è mancato nel 1980.

La cerimonia si è svolta presso l’Hotel Monte Bondone a Vaneze, il primo hotel del Monte Bondone fondato nel 1934 dal nonno dell’attuale gestore Paolo Torboli.

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