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In migliaia la stanno già seguendo: la pratica di benessere che trasforma la tua vita

Scopri il forest bathing, la pratica nata in Giappone che oggi conquista l’Italia. Cammina nel silenzio dei boschi e ritrova equilibrio, calma e presenza.

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Scopri il forest bathing, la pratica nata in Giappone che oggi conquista l’Italia. Cammina nel silenzio dei boschi e ritrova equilibrio, calma e presenza.

C’è un silenzio che respira, un suono che non è assenza ma presenza viva. È quello del bosco, dove il vento muove le fronde e ogni passo sembra dilatare il tempo. Nell’epoca del rumore urbano e delle notifiche continue, il forest bathing si impone come un ritorno alla lentezza: un invito a riconnettersi al corpo e alla natura, a sentire di nuovo.

Nato in Giappone come shinrin-yoku, letteralmente “bagno nella foresta”, è oggi una delle pratiche di benessere naturale più amate nel mondo. Non è un’escursione sportiva, né una meditazione rigida: è piuttosto un rituale di presenza. Si cammina lentamente, si osserva, si ascolta. È la natura, con il suo ritmo, a guidare il resto.

Dalle foreste del Giappone ai sentieri italiani

Il termine shinrin-yoku nacque negli anni Ottanta per iniziativa del Ministero delle Foreste giapponese, in risposta a un periodo di forte stress sociale e urbanizzazione. Le sue radici, però, affondano nella spiritualità shintoista, dove gli alberi sono considerati divinità silenziose e i boschi luoghi sacri. Oggi, da Tokyo alle Dolomiti, il forest bathing si è trasformato in una vera ecoterapia, sostenuta da numerosi studi scientifici che ne confermano gli effetti benefici.

Dalle foreste del Giappone ai sentieri italiani - okmugello.it

Le ricerche giapponesi ed europee dimostrano che trascorrere tempo tra gli alberi riduce il cortisolo, abbassa la pressione arteriosa e rafforza il sistema immunitario, grazie ai phytoncidi, sostanze aromatiche rilasciate dalle piante. Ma oltre ai dati, ciò che colpisce è la sensazione immediata di calma: respirando tra gli alberi, si ha la percezione di ritrovare qualcosa di perduto.

L’Italia e il lusso del tempo naturale

Oggi il forest bathing non è più solo una pratica spirituale, ma anche una esperienza di lifestyle. Sempre più resort, spa e agriturismi lo includono nei programmi detox, offrendo passeggiate sensoriali e camere immerse nel verde. Il nuovo lusso non è l’esclusività, ma la semplicità: camminare scalzi sull’erba, ascoltare l’acqua che scorre, restare un’ora senza schermi.

In Italia, da nord a sud, molte strutture hanno fatto del “bagno di foresta” una terapia del tempo lento.
Tra i luoghi più suggestivi:

  • Il Parco del Respiro di Fai della Paganella, in Trentino, il primo “Forest Therapy Park” d’Europa, dove faggi e abeti diventano maestri di respiro.

  • L’Oasi Zegna in Piemonte, dove boschi e pascoli biellesi si fondono in percorsi meditativi tra larici e rododendri.

  • Il Monte Amiata, in Toscana, con le sue faggete dorate, perfette per passeggiate lente e contemplative.

  • Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con i suoi boschi primordiali e i suoni ancestrali della fauna.

  • Il Bosco di Malabotta, in Sicilia, un santuario verde tra i Nebrodi, dove regnano il silenzio e gli alberi monumentali.

  • La Foresta di Monticolo, in Alto Adige, tra laghi e profumi di resina, ideale per chi cerca quiete e aria pura.

Qui il forest bathing diventa cura e scoperta, un ritorno all’essenziale. Bastano scarpe comode, un bosco e la disponibilità a rallentare. Il resto lo fa la natura: il vento che accarezza, la luce che filtra, il respiro che torna naturale.

Più che un’attività, è un ritorno a sé stessi. La lentezza è la chiave, il silenzio la medicina. Nel tempo del consumo e della distrazione, il vero lusso è ritrovare un ritmo umano dentro il mondo, senza fuggirlo.