
Riceviamo e pubblichiamo - La risposta del governo israeliano ai tragici fatti del 7 ottobre 2023 è stata talmente feroce e sproporzionata che la Corte di Giustizia Internazionale ha aperto un procedimento per il crimine di genocidio contro Israele mentre la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di cattura per il primo ministro Benjamin Netanyahu e per l’ex ministro della difesa Yoav Gallant per crimini contro l’umanità e crimini di guerra.
Tale è stata la ferocia degli attacchi alla popolazione e a tutte le strutture civili, inclusi ospedali e mezzi di soccorso, che non solo la relatrice speciale dell’ONU Francesca Albanese e associazioni quali Medici senza Frontier, Human Rights Watch e Amnesty international ma persino il Papa e autorevoli storici dell’olocausto israeliani come il Prof. Raz Segal ed il Prof Amos Goldberg hanno parlato apertamente di Genocidio testimoniando in questo senso l’immensità del massacro: “un genocidio da manuale”. In violazione delle più basilari norme della convenzione di Ginevra sono stati colpiti gli ospedali e moltissimi medici o membri del personale sanitario sono stati arrestati e torturati.
Oltre 1000 sanitari sono stati uccisi. Almeno due stimati medici palestinesi sono morti sotto tortura. Ai pazienti sono state negate le cure fondamentali . Adulti e bambini sono stati lasciati morire di fame, di sete, di freddo, di malattie altrimenti curabili. Proprio i bambini hanno pagato il prezzo più alto. Il governo Netanyahu ha ucciso oltre 20.000 bambini lasciandone a migliaia feriti, mutilati o orfani dei genitori.
Galleria fotografica
Il progetto del governo Netanyahu non è la difesa dei propri confini ma è, per loro stessa ammissione, la creazione della Grande Israele mediante un programma di pulizia etnica che noi cittadini toscani non posiamo in alcun modo condividere. La Regione Toscana è sempre stata vicina alle sofferenze del popolo palestinese e molti comuni toscani, fra cui quello di Firenze, hanno approvato risoluzioni per il riconoscimento dello stato di Palestina testimoniando vicinanza e solidarietà. Lo stesso Consiglio regionale della Toscana, nella primavera del 2017, ha approvato un atto nel quale si condannavano le scelte contrarie al diritto internazionale del governo Netanyahu e si ribadiva la storica richiesta del riconoscimento dello stato di Palestina. Non a caso in questi anni si sono svolte a Gaza e in Cisgiordania numerose missioni finanziate proprio dalla Regione Toscana. Non a caso molti medici e infermieri, così come anche molti cooperanti o semplici volontari toscani, hanno prestato servizio in quelle cliniche oggi distrutte o in quei villaggi rasi al suolo. Le attrezzature e quanto era stato costruito è stato spazzato via. Il personale formato è stato disperso o ucciso. E’ anche una parte di noi che è morta a Gaza.
Oggi il Console di Israele, rappresentante del governo che ha distrutto ciò che la Regione Toscana aveva finanziato in questi anni siede a capo della Fondazione Meyer pur in aperto conflitto con il codice etico della stessa Fondazione stessa il quale prevede la fondazione non tollera nella maniera più assoluta violazioni dei diritti umani e che “è fatto espresso divieto di intrattenere rapporti di qualsiasi genere con organizzazioni ed elementi coinvolti in attività antisociali e criminali che minacciano la società o la vita dei cittadini”. E’ difficile inoltre comprendere la ragione per cui il presidente Giani abbia recentemente destituito il console russo dall’incarico di consigliere ma non il console di Israele dall’incarico di presidente della stessa Fondazione. Qual è il significato di questo “doppio standard”?
Il Meyer è di tutti. E’ un patrimonio comune e un’eccellenza toscana. Non è possibile soprassedere alle gravissime violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale perpetrate dal governo che il Console di israele rappresenta. Se il presidente della Fondazione Meyer Marco Carrai condivide questi valori, ben espressi anche dal codice etico della Fondazione stessa, si dimetta dalla carica di console di Israele. Diversamente, chiediamo al presidente Giani di dare al più presto alla Fondazione Meyer un nuovo rappresentante che sia di alto profilo morale e professionale e che possa rappresentarci tutti in maniera chiara e trasparente.
Programma
ore 16 conferenza stampa: introduzione e presentazione della: Lettera aperta al presidente Giani
Seguiranno interventi di
• Dmitrij Palagi, capogruppo in consiglio comunale di Sinistra Progetto comune
• Caterina Arciprete, capogruppo in consiglio comunale di Ecolo’-AVS
• Vincenzo Pizzolo, consigliere comunale di Sinistra Italiana
• Irene Galletti, consigliere regionale Movimento 5 Stelle
• Giuseppe Carovani Sindaco di Calenzano
• Rappresentanti della SPI CGIL
L’incontro è organizzato da Sanitari per Gaza, Assopace Palestina e Firenze per la Palestina in collaborazione con Sinistra Progetto comune ed Ecolo’- Alleanza Verdi Sinistra e si terrà presso la Tenda per la Palestina
Piazza Duomo n.10 a Firenze, 11 giugno 2025 alle ore 16