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San Godenzo: morì mentre lavorava senza sicurezza su un traliccio

Condannato un imprenditore.

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Risarcimento all'operaio deceduto sul lavoro Risarcimento all'operaio deceduto sul lavoro © Pixabay
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Un operaio di 52 anni, originario di Napoli, morì mentre stava lavorando su un traliccio a San Godenzo. L'incidente è avvenuto il 29 marzo 2018 mentre stava installando un impianto telefonico.

Il tribunale di Firenze ha condannato oggi il proprietario della ditta Tm Impianti di Monsummano Terme, datore di lavoro dell'operaio, a 1 anno e 4 mesi di reclusione per omicidio colposo in relazione a questo incidente mortale sul luogo di lavoro.

L'imprenditore è anche stato condannato a versare una provvisionale di 200.000 euro ai familiari della vittima, che si sono costituiti parte civile nel processo. Inoltre, la società Tm Impianti è stata multata con una sanzione di 105.000 euro per illecito amministrativo, poiché non aveva fornito all'operaio alcun dispositivo di sicurezza adeguato per lavorare in quota, come richiesto dalle normative di sicurezza.

L'accusa ha sostenuto che l'imprenditore aveva assegnato all'operaio il compito di lavorare in quota per rafforzare un traliccio Rai al fine di installare un nuovo impianto Vodafone, senza fornirgli la piattaforma di lavoro elevabile prevista dal piano di sicurezza.
L'operaio, secondo quanto emerso nel processo, era stato legato al traliccio solo con un cordino anticaduta e un cordino di posizionamento, dispositivi che si sono rivelati inadeguati per il lavoro in quota.

 

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