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Settignano: secondo decesso fra gli ospiti dell'Rsa dopo l'intossicazione alimentare

Ospiti di altre strutture dello stesso gruppo di Pelago sono in gravi condizioni. Le indagini sono in corso...

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Intossicazione in Rsa Intossicazione in Rsa © Ok!News24
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Si fa più chiara nella sua drammaticità, a due giorni dai fatti la situazione dell'Rsa Villa Desiderio di Settignano in cui è avvenuta un'intossicazione alimentare che ha coinvolto tutti gli ospiti e di cui vi abbiamo dato notizia per primi (leggi qui).

Purtroppo, il numero delle vittime è salito a due: un uomo e una donna, rispettivamente di 88 e 89 anni, arrivati in codice rosso all’ospedale di Santa Maria Nuova, dove al pronto soccorso è stata diagnosticata loro una grave sindrome gastrointestinale.

I medici hanno fatto l’impossibile per salvarli, ma dopo alcune ore non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

L'allarme nella struttura è scattato dopo un pasto servito dalla mensa, quando uno dopo l’altro gli anziani ospiti hanno accusato malori gravi subito dopo aver terminato di mangiare.

Oltre alle vittime, sono stati ricoverati altri due ospiti di strutture appartenenti allo stesso gruppo che gestisce la residenza di Settignano. Attualmente si trovano in gravi condizioni all’ospedale di Careggi.

Sul posto sono subito intervenuti i Carabinieri del NAS, il personale dell’Ufficio Igiene dell’Asl Toscana Centro e i mezzi del 118. A chiamarli sono stati gli operatori della struttura, preoccupati per il rapido aggravarsi della situazione.

Tuttavia, nessuno è stato in grado di spiegare neppure ai sanitari intervenuti l’origine dei malori. Fin da subito, la situazione è apparsa drammatica, con anziani che vomitavano sangue e che erano a malapena coscienti.

Molti altri ospiti della struttura – praticamente tutti coloro che avevano consumato il pasto della mensa – hanno accusato malesseri, sebbene in forma più lieve e senza necessità di cure ospedaliere.

Al momento, le cause del decesso rimangono da chiarire: il PM di turno ha disposto l’autopsia per fare maggiore luce sulla vicenda, mentre gli ispettori dell’Ufficio Igiene dell’Asl Toscana Centro stanno indagando per individuare l’errore nella catena di produzione dei pasti.

Secondo le prime ricostruzioni, l’epidemia alimentare avrebbe coinvolto altre tre residenze nel fiorentino, dove sarebbero stati serviti i pasti contaminati.

Le case di riposo in questione appartengono al Gruppo Sereni Orizzonti, una società fondata a Udine, leader nel settore dell’assistenza alla persona.

Il lotto di pasti "incriminato" sarebbe partito dal centro cottura della casa di riposo di Monsavano, a Pelago (Firenze).

Come riporta La Nazione, la cucina della struttura è stata momentaneamente chiusa per accertamenti.

Dal Gruppo Sereni Orizzonti fanno sapere che, "la sicurezza dei nostri ospiti è ciò che più ci interessa", e che attendono le verifiche necessarie per chiarire "la reale dinamica dei fatti".

L’intossicazione alimentare ha quindi colpito anche gli ospiti delle altre tre residenze, sempre nel fiorentino, dove sarebbero stati serviti i pasti cucinati a Monsavano.

È da lì che provengono gli altri due anziani ricoverati ed è lì che si concentreranno le indagini degli inquirenti.

Le famiglie delle vittime vogliono risposte. Anzi, le pretendono.

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