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Rinvio della decisione TAR sulle pale eoliche in Mugello: La preghiera di Tommaso Capasso per i Crinali

Verrà la morte dei crinali? No, noi non vedremo la morte dei crinali, e questo nell' interesse di tutti

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Distruzione o conservazione? Distruzione o conservazione? © AI
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Era atteso per oggi il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) riguardante i ricorsi presentati contro il progetto di impianto eolico in Mugello, promosso dalla ditta Agsm-Aim. Questi ricorsi sono stati avanzati da enti e associazioni come Italia Nostra, il Club Alpino Italiano e il Comune di San Godenzo. A causa dell'ampia quantità di documenti e atti recentemente depositati, il TAR ha deciso di rimandare la sua decisione a gennaio. Il giudice incaricato ha ritenuto necessario disporre di più tempo per analizzare in modo approfondito tutti i materiali presentati.

In relazione all'impegno profuso dalle varie associazioni per bloccare questo progetto, che ribadiamo non è contro l'eolico ma bensì contro la scelta della localizzazione che metterebbe a rischio un ecosistema ancora intanto, Tommaso Capasso ci invia una sua preghiera affinché possa essere di buon auspicio per chi deve decidere il futuro del nostro Appennino:

Preghiera per i Crinali:

Con che cosa coincidono il bene, il giusto e il vero? Con un interesse economico di uno o più persone o con un interesse di una collettività e, in definitiva, della società nel suo insieme? 

Socrate e Ivan Illich e tutti e i grandi saggi del passato, e quelli di oggi, Bruno Latour, James Hilllman, ce l'hanno insegnato: Il bene coincide con l'interesse comune, che non è solo l'interesse degli umani ma - e ormai è chiaro e solo i "rapaci" e gli avidi non lo capiscono - coincide anche con quello degli alberi, degli animali, dei monti nel loro insieme, degli ambienti ancora in parte incontaminati e del loro respiro salvifico per noi poveri esseri totalmente disumanizzati dalla sete di predominio e sopraffazione.

Verrà la morte dei crinali? No, noi non vedremo la morte dei crinali, e questo nell' interesse di tutti. I crinali sono la vita del pianeta, sono i luoghi dove nascono le sorgenti, da dove si dipartono i torrenti, dove si alza il silenzio verso il cielo e verso i nostri cuori, che lì, solo lì, possono trovare un'eco di sacro respiro, antico respiro di unità: quando gli umani erano integri, perché uniti a Madre Terra, la rispettavano e con sapienza ne usavano i suoi doni.

Io voglio pregare, sì voglio pregare, non so chi, non so cosa, forse le spirito che ci accomuna, il grande Spirito che ci fa interdipendenti l'uno dall'altro e dal pianeta Terra, voglio pregare che lo scempio dei crinali e altri, altri imperdonabili, che ora stanno macchiando le nostre coscienze, illumini chi deve giudicare e faccia rinsavire e fermare la mano di tutti coloro che non intendono, non vogliono intendere, cos'è veramente il bene.

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Commenti 5
  • Tommaso Capasso

    Naturalmente occorre che il potere pubblico vigili e legiferi nell'interesse della collettività, e non come ora che lascia carta bianca ad aziende private, perfino nella scelta dei luoghi idonei. Come si dice: l'occasione fa l'uomo ladro. E in tempo di neoliberismo imperante queste occasioni diventano, se non rigidamente regolarizzate, davvero devastanti. Ma tutte queste sono povere parole, se non si riscopre la sacralità del mondo, dei luoghi, della Terra e di tutte le specie che la abitano. E delle persone. Di ogni singola persona, a cui dare cura e amore. E non per un discorso evangelico, o non solo, ma da una prospettiva laica: siamo tutti interconnessi, e offendere e maltrattare uno solo è un crimine contro l'intera umanità.

    rispondi a Tommaso Capasso
    sab 23 dicembre 2023 09:56
  • Tommaso Capasso

    E quali sono i costi di tutto questo in termini di inquinamento atmosferico? Al netto poi del grande problema dello smaltimento di grosse quantità di materiali misti non riciclabili. Allora, lei potrebbe dire, ci dobbiamo rassegnare all'immobilismo? Certo che no. Per fare solo un esempio, ci sono in Italia aree industriali dismesse, aree degradate che potrebbero accogliere la risorsa del fotovoltaico, senza distruggere ambienti incontaminati e riqualificando le stesse aree. Resta comunque il problema dello smaltimento di grandi quantità di materiali a fine ciclo, problema che, a quanto mi risulta, a tutt'oggi non è stato ancora seriamente affrontato.

    rispondi a Tommaso Capasso
    sab 23 dicembre 2023 09:55
  • Tommaso Capasso

    I paesi occidentali sono i maggiori produttori di armi. Certo le altre potenze non scherzano. Allora, vede, è una follia generale, di fronte a cui pensare che un impianto eolico su un crinale incontaminato possa risolvere qualcosa è pura ipocrisia. E la cop28, la conferenza annuale nata per combattere il consumo di fossili e presieduta da uno dei massimi produttori di petrolio, non è ipocrisia? Costruire impianti eolici sui crinali significa distruggere i pochi ambienti intatti che ancora resistono. Significa eradicare boschi, tracciare strade in luoghi idrogeologicamente fragilissimi, cementificare creando ruscellamenti devastanti di acque piovane con la conseguente CERTEZZA di frane, inquinamento di acque, morte di rare specie animali...

    rispondi a Tommaso Capasso
    sab 23 dicembre 2023 09:54
  • Francesco Marasco

    Io prego un'entità laica, anche solo quella dell'ordine costituito, perché ci liberi dall'inquinamento dei combustibili fossili, dai soldi dati in larga misura a cleptocrazie. Io prego perché si accenda il lume della ragione nelle menti di chi si autoconvince che delle pale eoliche su un crinale possano rovinare il mondo ben più delle scelte di cui non vediamo effetti fisici sul territorio. Possano le pale essere un simbolo della nostra rinascita e presa di impegno nei confronti delle generazioni future!

    rispondi a Francesco Marasco
    gio 21 dicembre 2023 08:24
  • Tommaso Capasso

    Non posso non essere d'accordo con la prima parte del suo commento, gentile Francesco Marasco. Riguardo al resto, la mia opinione è che noi possiamo riempire intere regioni di impianti eolici, ma se non si trova il modo di razionalizzare e diminuire i consumi energetici non serve a nulla. Ridurre i consumi energetici non solo relativamente all'inutile e al superfluo, ma soprattutto rispetto alla produzione di ARMI. Armi e guerre. Si calcola che più di 50 conflitti ora devastino il Pianeta. Quale inquinamento producono? Quali rovine lutto tragedie individuali e di massa? I paesi occidentali sono i maggiori produttori di armi.

    rispondi a Tommaso Capasso
    sab 23 dicembre 2023 09:53