
La Toscana accelera sul fronte dell’equità di genere nei luoghi di lavoro. Con 1.742 siti certificati UNI/PdR 125 al mese di febbraio 2025, la regione registra un balzo dell’88,7% rispetto a giugno 2024, segnando una delle crescite più significative a livello nazionale.
Questo dato sarà al centro della seconda tappa del roadshow “No Gender Gap. UNI/PdR 125: la parità di genere nei luoghi di lavoro”, il primo giro d’Italia dell’equità, promosso dall’Ente Italiano di Normazione (UNI) in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze e il Comitato per l’Imprenditoria Femminile. L’appuntamento è per giovedì 20 giugno alle ore 11:00, presso la Sala Corsi della Camera di Commercio di Firenze, in Piazza dei Giudici 3.
Dopo la prima tappa in Calabria, l’evento approda in Toscana per raccontare e analizzare le pratiche virtuose messe in atto dalle imprese regionali. L’indice di “local inclusion”, che misura la consapevolezza e l’adozione delle politiche di parità sul territorio, trova così una nuova tappa per tracciare la mappa italiana dell’equità.
Tra gli ospiti attesi:
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Massimo Manetti, Presidente della Camera di Commercio di Firenze
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Stefano Sibilio, Vice Direttore Generale UNI
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Patrizia Alma Pacini, Confindustria Toscana
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Cristina Manetti, Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Toscana
A seguire, un talk con voci del mondo imprenditoriale e sociale: Alessia Bellomini (Unione Industriale Pisana), Chiara Lazzarini (psicologa), Maria Grazia Maestrelli (Consigliera di parità Regione Toscana), Elena Mocchio (UNI), Silvia Russo (CISL Toscana). Durante l’incontro saranno presentate anche le esperienze concrete delle aziende Vamas e Pellemoda, che hanno scelto di certificarsi per la parità.
Un impegno, quello della Toscana, che si traduce anche in oltre 400.000 euro di contributi regionali per attività formative a supporto delle imprese interessate alla UNI/PdR 125. La regione si conferma così una delle più attive nel promuovere l’uguaglianza di genere, dimostrando come l’equità non sia solo un obiettivo etico, ma anche una leva strategica per la crescita e la coesione sociale.