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Ritrovato volume antico che spiega come vivere per 150 anni: era stato rubato

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Il manoscritto ritrovato Il manoscritto ritrovato © Carabinieri
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La ricerca di rimedi per allungare la durata della vita ha ispirato autori di ogni parte del mondo sin dall’Antichità, intrecciando il sapere alla mitologia, la filosofia alle credenze religiose. Il fisico tedesco Johann Heinrich Cohausen (1665-1750), scrittore celebre in Francia, Germania e Inghilterra, è autore di “Ermippo Redivivo o sia il metodo di prolungare la vita e il vigore”, curiosissimo trattato di medicina e filosofia ermetica che insegna ai suoi lettori come vivere fino a 150 anni. Probabilmente, a leggere bene fra le righe, il libro spiega anche come tornare alla vita dopo un’assenza di oltre 60, perché è esattamente questa la storia della sua scomparsa e dell’indagine che lo ha riportato a casa.

Rubato nel 1958 dal Convento di Sant’Antonio di Viareggio, la cui biblioteca era appena stata trasferita dal capoluogo versiliano al Convento di San Francesco a Firenze, il volume sarà restituito domani dal Maggiore Lorenzo Pella, Comandante del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine, a Fra’ Massimo Grassi, responsabile legale della Provincia Toscana di San Francesco Stimmatizzato dei Frati Minori, presso il Convento di San Francesco a Firenze.

La restituzione è frutto di un’indagine condotta dal Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine in collaborazione con i militari del Nucleo TPC di Firenze, coordinata dalle Procure della Repubblica di Arezzo e Pordenone.

Nell’ottobre del 2019 il volume “Ermippo Redivivo o sia il metodo di prolungare la vita e il vigore, datato 1756, viene individuato dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale sulla piattaforma Marketplace di Facebook, proposto in vendita da un commerciante aretino. Il riconoscimento del volume da parte dei frati del Convento di Viareggio e dal personale dell’Ordine dei Francescani Minori di Firenze porta alla perquisizione dell’abitazione dell’antiquario aretino e di una persona di Maniago (PN) che, nel frattempo, lo aveva acquistato. Al termine del procedimento penale, che vede coinvolti sia il venditore che l’acquirente, la Procura aretina ha disposto la restituzione del volume.

Grazie alla collaborazione tra i frati e i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, il prezioso volume del XVIII secolo tornerà ad arricchire la biblioteca dei Frati Minori di Firenze che, costituita da un fondo antico e da un fondo moderno, conta oggi ben 67.000 volumi.



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