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Case Erp di via Pistoiese. Ultima fermata della Firenze che non c'è

Muffa diffusa, impianti elettrici pericolosi e provvisori da oltre un mese e tanto altro. Case spa e le manutenzioni che non ci sono.

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muffa in casa muffa in casa © Ok!News24
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Un mese dopo il sopralluogo e l'allarme sulle gravi condizioni che mettono a rischio salute degli assegnatari che aveva lanciato il consigliere comunale Roberto De Blasi siamo andati a verificare cosa è cambiato, un mese e mezzo dopo, nelle case Erp di Via Pistoiese 301/6/7. Niente!
Queste case sono allo stato attuale un grande pericolo per i residenti.

Come se non bastassero le condizioni pietose in cui versano alcuni appartamenti dove anche il limite della decenza è stato superato con enormi macchie di muffa diffusa sulle pareti dei bagni e nelle camere da letto - a memoria di numeroose infiltrazioni a cui nessuno ha mai cercato di porre rimedio - che sicuramente nuocciono alla salute di persone che in questi palazzi vivono ciò che ci fa gridare allo scandalo, oltre all'assoluta mancaza di decoro, rispetto della persona e condizioni minime igieniche è il grave pericolo che da oltre un mese sussiste, senza che nessuno pare voglia porre fine, 

Noi in via Pistoiese 301/6// ci siamo stati a verificare di persona lo stato delle cose e ad ascoltare il grido di disperazione di persone spesso sole, malate, fragili e invalide costrette non solido a vivere in un'autentica serra (il solaio a vetrate ha un effetto terribile con i 37 gradi di questi giorni) ma a subire lavori mal fatti, bugie, ritardi e pericoli evidenti.
Commuovono gli occhi della signora che vive all'ultimo piano e che costretta su una carrozzina pare una sindone fiorentina sciolta sotto un sole troppo caldo.
Non c'è quasi più speranza nella testa china dell'anziano vedovo del primo piano che esce sul ballattoio a carezzare le sue piante ricordo della moglie che lo ha lasciato un po' di tempo fa. Suda copiosamente anche lui sotto la canottiera e sotto quel tetto di vetri metre cerca di scansare il grande pericolo di quel cavo elettrico "volante" che potrebbe mandarlo in un secondo a raggiungere la moglie in Paradiso.

Implora aiuto la giovane mamma che torna a casa carica di borse della spesa e di problemi, Ma tognuno di tutti gli altri residenti che incontro ha qualcosa da raccontare e segnalare e sono solo racconti di disservizi e abbandono.
Quando poi entro in casa della signora del piano terreno che nonostante tutto sorride accogliente mentre apre la porta non riesco che ha chinare gli occhi quasi dalla vergogna dopo averli alzati per vedere le enormi macchie di muffa in cui è costretta a vivere. Quasi ci scherza su quando dice che il mobiliere quando ha montato l'armadio si è raccomandato di non appoggiarlo al muro perchè bagnato. E in effetti la sua camera è una raccolta di pile di scatoloni in cui sono i vestiti nella speranza di mantenerli almeno asciutti anche se insalubri.

Nell'ìandrone del palazzo se non ci fosse da piangere verrebbe quasi da ridere nel vedere come, dopo una segnalalzione di guasto, gli operai hanno montato la nuova molla apriporta. Clamorosamente al contrario e quindi inservibile, anche se ben evidenti sono i segni di dove'era (correttamente) installata quella rotta! 
L'ascensore? Meglio non usarlo uno dei due del palazzo perchè sottolinea un signore "trema tutto e fa paura", mentre l'altro in cui saliamo non pare essere messo molto meglio con alcuni bottoni di chiamata ai piani sfondati che lasciano pericolosamente uscire fuori fili elettrici scoperti.

E se proprio vogliamo lasciare perdere lo stato del cantiere della facciata dove i lavori paiono fantasma e dove dopo le segnalazioni del consigliere comunale qualcosa pare essere cambiato almeno per la sicurezza degli operai ma non certo per le informazioni sul cantiere tuttora inesistenti quello che più colpisce, dopo che i residenti ci svelano l'armadio del quadro elettrico è vedere i contatori che, a seguito dell'allagamento di alcuni garage e la conseguente mancanza di energia elettrica ad alcuni appartamenti, sono stati messi in sicurezza con un "ponte elettrico" che bypassa i salvavita di tutti gli appartamenti e che porta la corrente direttamente agli appartamenti lesionati con un grosso cavo elettrico che attraversa l'andito (senza alcuna segnalazione di pericolo) e sale su, nella tromba delle scale, fino all'ultimo piano!

Una situazione pericolosissima e "provvisoria" che dura da un mese e mezzo senza che nessuno abbia provveduto a risolverla o abbia comunicato quando porre fine a questa pericolosissima situazione che mette a rischio l'agibilità stessa dello stabile.
Basta davvero poco per provocare una tragedia in queste condizioni, con questo impianto elettrico volante e con le porte antincendio sfondate che permettono a chiunque anche di notte d'introdursi nello stabile.
"C'è un barbone che dorme sul solaio-tetto e un giorno o l'altro vola di sotto perchè non c'è nemmeno il parapetto" racconta una signora.

Solo nelle peggiori bidonville delle ultime pperiferie del mondo si vedono situazioni simili. Ma lì le catapecchie ognuno le tira su da solo in violazione di ogni norma mentre queste sono case pubbliche.

Incrrocio gli occhi dei residenti vincendo la mia vergogna e intercetto la loro richiesta d'aiuto. Occhi bellissimi, come i loro sorrisi di chi nonostante tutto ci crede che qualcosa possa cambiare nella certezza che l'amministrazione non possa trattare i propri cittadini peggio di come si trattano gli animali negli allevamenti intensivi.
Riabbasso gli occhi perchè come cronista non ho soluzioni, ma la speranza che raccogliendo il loro qualcosa possa succedere.

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